[14/04/2010] News
LIVORNO. Proprio nell'anno della biodiversità, è stato istituito (con decreto ministeriale pubblicato sulla gazzetta ufficiale italiana dell'altro ieri) il Comitato nazionale per la biodiversità. Ha il compito di supportare l'approvazione, coordinare l'attuazione, monitorare e valutare l'efficacia delle azioni portane avanti nell'ambito della Strategia nazionale per la Biodiversità.
Sarà composto da 19 membri scelti tra i rappresentanti delle istituzioni statali, locali e delle associazioni ambientaliste. Infatti il presidente e i vicepresidenti saranno dirigenti del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ma ogni ministero avrà un suo rappresentante.
Tre saranno i rappresentanti designati dalla Conferenza dei presidenti delle regioni. E altri tre saranno quelli indicati dalle associazioni ambientaliste riconosciute (ai sensi dell'art. 13 della legge del 8 luglio 1986, n.349). E poi vi sarà un rappresentante indicato dagli enti di ricerca e società scientifiche e uno indicato delle associazioni di categoria.
La stessa composizione del Comitato testimonia la trasversalità del tema biodiversità. Il tema risulta strettamente interconnesso con la maggior parte delle politiche di settore e dunque occorre un approccio multidisciplinare per la predisposizione, l'attuazione e l'aggiornamento della Strategia nazionale per la biodiversità. Che dovrà essere portata avanti attraverso una forte collaborazione tra i decisori politici, le amministrazioni, il mondo accademico e scientifico, le associazioni ambientaliste, le associazioni di categoria e tutti i portatori d'interesse.
Il compito del Comitato sarà, appunto, quello di dare attuazione alla Strategia nazionale per la biodiversità che rappresenta uno strumento per contrastare la perdita delle biodiversità sulla base degli obiettivi fissati in sede internazionale e comunitaria per il 2010.
La Convenzione sulla Diversità Biologica del 1992, infatti, prevede le misure generali per la conservazione e l'uso durevole delle biodiversità.
Stabilisce che ciascuna Parte contraente in conformità con le sue particolari condizioni e Capacità debba sviluppare strategie, piani o programmi nazionali ed adottarli per la conservazione e l'uso durevole della diversità biologica. E prevede che debba integrare nella misura del possibile e nel modo opportuno, la conservazione e l'uso durevole della diversità biologica nei suoi piani settoriali o intersettoriali pertinenti.
Il ministero ha già presentato una bozza di "Strategia Nazionale per la Biodiversità", che sarà discussa nelle prossime settimane dai diversi attori istituzionali, sociali ed economici interessati, in vista della prima Conferenza Nazionale per la Biodiversità, convocata per il 20-22 maggio.
Per garantire il miglior esito dei lavori attraverso un approccio multidisciplinare e partecipato, le tappe di questo percorso saranno scandite, dal 29 aprile al 13 maggio, da tre workshop preliminari organizzati con il supporto del WWF Italia e del dipartimento di Biologia vegetale dell'Università degli Studi di Roma "Sapienza".
Tre giornate di consultazione in cui associazioni di categoria, rappresentanti dei diversi settori economici e sociali, insieme al mondo accademico e scientifico, potranno confrontare le proprie osservazioni sulla bozza della Strategia nazionale per la biodiversità, fornire informazioni sulle esperienze realizzate a scala regionale e locale, e focalizzare obiettivi specifici sui tre grandi temi individuati dalla "Carta di Siracusa sulla biodiversità" al G8 dello scorso anno: servizi degli ecosistemi, cambiamenti climatici e politiche economiche.
Il primo appuntamento è a Firenze giovedì 29 aprile, seguiranno Padova giovedì 6 maggio e Napoli giovedì 13 maggio. Dal 29 aprile sarà inoltre operativo un forum interattivo che consentirà a tutti i soggetti interessati di inviare contributi, commenti e osservazioni alla bozza della Strategia nazionale per la biodiversità.