[14/04/2010] News
BRUXELLES. I premi GreenLight e Green Building sono stati istituiti dalla Commissione europea, rispettivamente nel 2000 e nel 2005, per promuovere la riduzione su base volontaria del consumo di energia da parte delle organizzazioni pubbliche e privati. I due premi sono stati consegnati a Francofoerte nell'ambito della "Improving energy efficiency in Commercial buildings conference".
I programmi GreenLight e green Building sono gestiti dal Joint Research Centre della Commissione Ue e sono sistemi volontari che invitano le organizzazioni private e pubbliche a ridurre il consumo di energia nei loro edifici. GreenLight incoraggia i partner per l'installazione di illuminazione a basso consumo energetico, mentre l'iniziativa GreenBuilding promuove il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici attraverso varie misure quali l'isolamento termico, riscaldamento e raffreddamento efficienti, sistemi di controllo intelligenti, pannelli fotovoltaici ecc.
Nella categoria GreenBuilding, i due migliori progetto di ristrutturazione sono quelli di un edificio per uffici a Manschein in Austria, con un calo dell'82% del consumo primario di energia, e di una scuola secondaria ad Hengersberg, in Germania, che ha raggiunto l'82% di risparmio energetico. I 700 progetti europei che hanno partecipato alle selezioni risparmiano circa 545 GWh all'anno, quanto l'energia utilizzata da due città europeee di medie dimensioni europee nello stesso periodo.
L'Italia non è presente nella classifica generale, ma ottiene uno splendido primo posto tra i "Best New Projects" 2010 GreenBuilding winners con l'asilo di Cologno Monzese, grazie ad un risparmio di ben l'81% di energia primaria.
L'iniziativa GreenBuilding, avviata nel 2005 dopo il successo della lighting initiative, comprende oggi più di 185 partner e i 286 edifici partecipanti risparmiano circa 304 GWh/anno di energia primaria (elettricità, gas naturale e olio combustibile), che corrisponde ad una percentuale media di risparmio del 41%.
L'Ue spiega che «Questi risultati sono stati raggiunti da una combinazione di misure, in particolare mediante l'installazione di sistemi di riscaldamento e di condizionamento d'aria più efficienti e anche con un migliore isolamento della costruzione (con la separazione tra l'interno e gli ambienti esterni) ed un'illuminazione più efficiente. Ha contribuito anche lo sfruttamento di energia solare e geotermica. Gli importanti risultati di questo programma possono contribuire alla promozione di misure di efficienza: per i nuovi edifici i costi aggiuntivi legati agli investimenti in efficienza energetica sono bassi (meno del 10% dell'investimento). La maggior parte dei progetti ha portato un risparmio di più di quanto inizialmente stimato».
Il vincitore del premio GreenLight 2010 è il Comune di Dagda, in Lettonia, che dal 2007 ha ridotto il consumo energetico della sua illuminazione pubblica dell''85%. Poi ci sono comuni, organizzazioni ed imprese di Belgio, Repubblica Ceca, Portogallo, Spagna, Romania, Germania, Francia, Olanda, Buklgaria e Slovacchia. A GreenLight hanno aderito più di 500 partner di tutta l'Ue che sostituendo i vecchi impianti di illuminazione con moderne lampade a basso consumo energetico, e controllando l'utilizzo dell'illuminazione, hanno realizzato un risparmio totale di 241 GWh/anno, corrispondenti a circa 24 milioni di euro in meno di costi di gestione ed adun taglio di emissioni di Co2 di oltre 94 milioni di kg all'anno.
Máire Geoghegan-Quinn, commissario europeo alla ricerca, innovazione e scienza e Günther Oettinger, commissario Ue per l'energia, dicono in un comunicato congiunto: «Ci congratuliamo con i vincitori di questi premi. Sia quelli del settore pubblico che di quello privato, tutti sono la prova vivente che per le organizzazioni a investire nell'efficienza energetica e nell'innovazione può portar loro vantaggi enormi, mentre danno un contributo di alto livello ad un'Europa più sostenibile. Estendere qesto tipoo di buone pratiche, anche attraverso l'assegnazione di premi di questo tipo, sarà un fattore chiave per il successo economico e ambientale della Strategia Europa 2020».