[15/04/2010] News
GROSSETO. Il clima non sarà surriscaldato a livelli preoccupanti per la maggioranza dl Governo, ma lo stesso tema lo sta facendo divenire torrido a livello politico. Ieri al Senato la maggioranza di centrodestra ha infatti votato una mozione (vedi articolo green report) che minimizza il problema dei cambiamenti climatici, ritenendo scarsamente affidabili i rapporti dell'Ipcc, e domanda al governo di «richiedere l'attivazione in sede di Unione europea della richiamata clausola Berlusconi nel senso di dichiarare decaduto, in quanto non più utile, l'Accordo del 20-20-20 e chiederne la sostituzione con un nuovo accordo che meglio risponda al dato scientifico, che riveda gli impegni di riduzione delle emissioni di CO2 su livelli per l'Italia più equilibrati rispetto a quelli assunti dagli altri Stati membri aderenti ed in linea con quelli assunti autonomamente da Usa, Cina, India, Sud Africa, Brasile e Messico, Paesi maggiormente protagonisti dei consumi di energia mondiali e che certamente possono essere coinvolti con nuove modalità di intesa, e che riveda altresì i gravosissimi impegni connessi con gli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili». E quindi di «adoperarsi affinché la politica ambientale dell'Unione europea abbandoni la linea sinora imposta in particolare dagli inglesi, dai tedeschi e dai Commissari europei all'ambiente succedutisi nel tempo, anch'essa basata sui dati rivelatisi inesatti dell'IPCC e che ha condotto ai trattati di Kyoto e del 20-20-20 ed al fallimento della Conferenza COP 15, linea peraltro già ufficialmente censurata dal Senato in sede di esame di specifiche mozioni sul clima e non adeguatamente seguita in occasione di molti incontri internazionali».
Gli impegni cui la mozione richiama il governo sono anche altri, di analogo incommentabile tenore, ma il fatto che ha suscitato il surriscaldamento del clima tra maggioranza opposizione è che - come sostiene l'opposizione- nella mozione approvata verrebbero smentiti anche gli impegni presi dal Governo.
«Sul clima i negazionisti del Pdl e della Lega- dice il senatore Roberto Della Seta, capogruppo del Pd nella commissione Ambiente- sono contro anche il loro Governo». «Gli impegni contenuti nelle mozioni presentate dalle opposizioni- spiega infatti Della Seta - ricalcano in alcuni casi in modo letterale, le posizioni assunte dall'Italia in tutte le sedi internazionali, fino al G8 dell'Aquila».
E proprio ad alcuni stralci del documento conclusivo di quel G8 faceva infatti riferimento la mozione presentata da Francesco Rutelli, ricopiandone le testuali parole. Ma la mozione è stata bocciata e quindi - dice Rutelli-è stata sconfessata la posizione assunta dal governo in quel vertice.
Ma non ci sta il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo che tuona oggi in una nota che «la posizione del governo sulla questione clima è chiara: non intendiamo raccogliere la provocazione di Rutelli che, facendo un furbo collage di frasi tratte dal testo approvato durante il G8 de l'Aquila, millanta una contraddittorietà nell'atteggiamento dell'esecutivo su questo tema. Per il governo parlano gli atti ufficiali e gli accordi sottoscritti in tutte le sedi internazionali. Per il governo parla una politica coerente a sostegno delle fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica, e i risultati ottenuti nella riduzione delle emissioni inquinanti».
Il fatto è che se a parlare davvero vengono chiamate in causa le politiche concrete messe in atto da questo governo per combattere l'aumento dell'effetto serra e le conseguenze climatiche da esso innescate, allora è senza dubbio più coerente la mozione negazionista approvata ieri dalla sua maggioranza.
Basta vedere la ritrosia con cui sono stati mantenuti i sostegni alle energie rinnovabili e la difficoltà ad ottenere gli strumenti idonei ad evitare che facciano un flop nell'immediato futuro. Quanto poi alla riduzione delle emissioni inquinanti, spiace dirlo, ma purtroppo su di essi più che gli interventi del governo poté la crisi!
Il ministero dell'ambiente ha poi aggiunto che «La ricostruzione di quanto successo ieri in Senato sulla mozione Rutelli non è corretta. Il parere negativo sui due punti contestati, espresso a nome del governo dal sottosegretario Ravetto, è stato motivato dal Ministero dell'Ambiente che ha ritenuto di valutare negativamente due degli impegni indicati dalla mozione volta a portare il governo stesso su posizioni troppo sbilanciate e comunque parziali rispetto agli impegni assunti dall'Italia durante il G8.
Per quanta riguarda gli altri 17 punti indicati dalla mozione, sui quali il governo si è rimesso all'aula, la maggioranza ha ritenuto di bocciarli, fatta eccezione per il punto riguardante la collaborazione internazionale per i programmi di energia nucleare approvato anche dall'opposizione».