[15/04/2010] News toscana
FIRENZE. l cinghiali sono in aumento e la congiuntura economica sfavorevole ha messo maggiormente in risalto i danni da loro provocati all'agricoltura. Talvolta questa situazione ha fatto scaturire anche reazioni "scomposte" che hanno dato luogo a conflitti sociali. L'unica strada da percorrere per gli enti di pianificazione e controllo per ovviare a questa criticità, è quella della prevenzione. Così ha fatto la provincia di Pisa che già da tempo ha messo in essere un "Piano straordinario di controllo", che insieme alla gestione "ordinaria" della specie, principalmente condotta dagli Atc (Ambiti territoriali di caccia) attraverso la redazione, assegnazione e controllo dei Piani di prelievo nei distretti di caccia in braccata, ha permesso di diminuire significativamente i danni in gran parte del territorio.
«Le misure di gestione ordinaria e straordinaria adottate dalla provincia di Pisa - ha dichiarato Giacomo Sanavio, assessore alla difesa della fauna - si sono basate da una parte, sulla necessità di intervenire per prevenire e risolvere le situazioni di conflitto con metodologie efficaci ed adatte alle condizioni ambientali del nostro territorio, attraverso gli strumenti attuabili ai sensi dell'art. 37 della Legge regionale 3/94; dall'altra parte gli strumenti adottati hanno previsto una forte responsabilizzazione e collaborazione delle squadre rispetto agli scopi generali della gestione della specie. La novità delle misure adottate e la necessità di costruire sinergie e collaborazioni tra vari soggetti non ha impedito di raggiungere, fin dal primo anno, dei buoni risultati».
Complessivamente nel 2008 sono stati compiuti 1.228 interventi di controllo sul cinghiale contro i 529 effettuati nell'anno precedente (incremento del 132%); nel 2009 gli interventi sono stati 1.016. Non sono mancati nemmeno gli interventi ordinari, come l'installazione di oltre 400 chilometri di recinzioni elettriche in oltre 350 appezzamenti di terreno coltivato, effettuata nell'ultimo anno. Al contempo, la provincia di Pisa ha vietato dall'inizio del 2009 su tutto il territorio provinciale il foraggiamento artificiale, causa evidente dell'aumento della specie in situazioni di scarsa offerta alimentare forestale, mantenendo fede alle richieste formulate dalla Regione e dalle associazioni agricole provinciali. L'insieme degli interventi realizzati è servito per ridurre i danni alle colture agricole: i dati del 2009 parlano di circa 70.000 euro di danni, a fronte dei circa 180.000 del 2007, con una diminuzione di oltre il 60%.
«Accanto alle misure di intervento ordinarie e straordinarie - ha ripreso l'assessore - mi preme sottolineare che la provincia di Pisa è, nel panorama regionale, quella che più ha investito annualmente in miglioramenti ambientali (oltre 300.000 euro/anno), allo scopo di aiutare l'agricoltura, diminuire le situazioni di danno e creare allo stesso tempo aree di rifugio ed alimentazione per la fauna selvatica. L'obiettivo generale della provincia in materia di gestione faunistico-venatoria mira a tenere unite le ragioni della caccia conservativa, della tutela dell'ambiente, della salvaguardia dell'agricoltura e delle sue produzioni. Per queste ragioni, l'attuazione della gestione venatoria e del controllo sul cinghiale durante tutto l'anno rappresenta una necessità improcrastinabile, al fine di diminuire i conflitti» ha concluso Sanavio.