[15/04/2010] News
LIVORNO. E' iniziato oggi a Washington l'incontro di ministri dell'ambiente e dell'energia di 31 Paesi delle Americhe (praticamente tutti meno Cuba), una conferenza di due giorni che fa parte della strategia di Barack Obama per rafforzare la cooperazione sulla sicurezza energetica e i cambiamenti climatici, coinvolgendo Paesi molto influenzati dalle posizioni ostili all'Accordo di Copenhagen, considerate poco più di una truffa da Venezuela, Equador, Bolivia, Cuba e dagli altri Paesi dell'alleanza bolivarista Alba. Dei 34 paesi invitati alla conferenza, hanno risposto affermativamente 31, l'unico Paese dell'emisfero occidentale a non essere stato inviato è Cuba, causa embargo economico Usa, considerato sempre più anacronistico da praticamente tutti gli altri Paesi delle Americhe. E' anche evidente il tentativo di mettere alcuni paletti e di presentare un'immagine più accattivante e collaborativa degli Usa prima della contro-conferenza internazionale dei popoli sul clima che si terrà fra poco in Bolivia.
La conferenza dovrebbe basarsi sugli obiettivi dell'Energy and Climate Partnership of the Americas che è stata lanciata un anno fa da Obama e dai leader di altri paesi americani. Il meeting si occuperà di sviluppo dell'energia rinnovabile, della promozione dell'efficienza energetica, della sicurezza energetica e della lotta alla povertà energetica e dello sviluppo di carburanti fossili "puliti".
Il vice-segretario all'energia Usa, David Sandalow, ha assicurato alla Reuter «Stiamo cercando di agire, non solo di parlare. 34 milioni di persone nell'emisfero occidentale non hanno accesso all'elettricità nelle loro case». Gli esempi da seguire che vengono presentati a Washington sono lo sviluppo dell'eolico in Messico e del solare in Cile.
La conferenza ha preso il via oggi con un incontro organizzato dalla Inter-American Development Bank e proseguirà domani con I meeting dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa), è praticamente a porte chiuse, salvo per gli interventi di apertura giornalieri. Non è previsto nemmeno un comunicato finale.
Quello che si sa è che la presenza dell'Amministrazione Usa è di alto livello: le sessioni sono aperte infatti da Segretario all'energia Steven Chu, e il Segretario di Stato Usa Hillary Clinton, alcune sessioni sono presiedute dai ministri dell'energia di Argentina, Brasile e Messico. Partecipano anche imprenditori, scienziati, banche multi-development ed Organizzazioni non governative
Nonostante la segretezza, secondo Sandalow. «Il meeting sarà l'occasione per i Paesi di fare progressi concreti e di discutere di che cosa stanno facendo per affrontare temi dell'energia e del clima, e di come le nazioni possano cooperare in tali settori. Questo non è solo uno sforzo dei governi. Si tratta di una partnership tra tutti i popoli delle Americhe».