[16/04/2010] News toscana
FIRENZE. Anche per realizzare una pista ciclabile, progetto elogiabile per favorire la mobilità ad impatto zero, è comunque necessario fare un'analisi costi-benefici e mettere in atto tutti gli interventi di mitigazione possibili. L'amministrazione comunale di Firenze, pare che non abbia istruito tutto il percorso suddetto per realizzare un tratto di pista ciclabile in località Varlungo (riva destra d'Arno) per il quale ha previsto il taglio di 19 alberi.
Probabilmente l'intervento poteva essere limitato e comunque spostato più avanti nel tempo considerato che gli alberi sono in piena fase vegetativa, gli uccelli stanno nidificando e in vista della stagione estiva i cittadini tra l'altro non potranno godere del fresco portato dalle piante.
«Abbiamo fatto richiesta alla direzione ambiente perché sospenda il taglio almeno fino a metà luglio, come prevedono le leggi europee e nazionali per la tutela dell'avifauna selvatica- ha dichiarato Ornella De Zordo capogruppo di perUnaltracittà- Nella nostra richiesta domandiamo anche perché sia stato deciso di abbattere 19 alberi invece degli 11 indicati a dicembre scorso in accordo con le valutazioni effettuate da Ciclat per conto del comune».
La consigliera di opposizione si è poi soffermata sulla predisposizione alla "motosega facile" che a suo parere caratterizza l'amministrazione: «In generale manteniamo una forte perplessità rispetto alla logica "usa e getta" applicata agli alberi, in base alla quale al primo segno di parassiti o malattie si sega tutto e si ripianta. Un albero è un essere vivente che ospita altri esseri viventi, e merita maggior cura e rispetto nell'ottica di una politica ambientale davvero interessata all'equilibrio complessivo del verde cittadino» ha concluso De Zordo.