[19/04/2010] News
LIVORNO. Il Comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo (Apn, il Parlamento della Cina) ha adottato una nuova legge che promuove lo sviluppo e la protezione delle isole marittime, sia quelle abitate che quelle disabitate. La decisione è stata presa durante una sessione legislativa di cinque giorni, dopo una lunga serie di revisioni del testo della proposta di legge avviata addirittura nel giugno 2009.
Sull'agenzia ufficiale Xinhua si legge che «Secondo la legge sulla protezione delle isole, la Cina rafforzerà la protezione dell'ecosistema, l'utilizzo ragionevole delle risorse naturali e lo sviluppo sostenibile delle isole marittime del Paese. La nuova legge vieta ogni estrazione di pietra o sabbia sulle isole inabitate, così come progetti di costruzione, l'abbattimento di alberi e le attività turistiche sulle isole inabitate. La legge vieta anche le attività suscettibili di danneggiare i corali e le barriere coralline».
Tutti i progetti di gestione riguardanti le isole abitate verranno sottoposti ad una stringente valutazione di impatto ambientale e l'Amministrazione oceanica dello Stato e le sue agenzie saranno incaricate del lavoro di controllo ed ispezione legati alla protezione delle isole.
Dalla Cina, il Paese più inquinante, inquinato e popolato del mondo, arriva quindi una notizia in controtendenza rispetto a quanto accade in Italia, dove il ministero della difesa ha messo in vendita fari nelle isole disabitate per trasformarli in resort ed alberghi di lusso e mentre da Roma arriva il via libero alla ricerca di petrolio alle Tremiti, isole ed area marina protetta che fanno parte del Parco nazionale del Gargano.