[20/04/2010] News
FIRENZE. Le Autorità di bacino distrettuali, terminato l'impegno della redazione dei Piani di gestione in base a quanto previsto dalla Direttiva europea 2000/60/CE, sono ora chiamate ad un nuovo compito da portare a termine entro il 22 settembre 2011: la valutazione preliminare del rischio di alluvione. E' infatti entrato in vigore proprio nei giorni scorsi (17 aprile) il Decreto legislativo n. 49 "Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni", norma che ha l'obiettivo di ridurre i rischi e le conseguenze delle alluvioni.
Le Autorità di bacino non partono da zero in questo percorso ed anzi sono sicuramente più attrezzate per gli adempimenti previsti dalla Direttiva 2007/60/CE di quanto non lo fossero per la direttiva "sorella" (quella del 2000), maggiormente incentrata sugli aspetti qualitativi. Nella fase iniziale, le Autorità di bacino facente funzione di Autorità distrettuali, dovranno ripartire dagli eventi alluvionali verificati in passato (quelli di una certa entità), per poi valutare le potenziali conseguenze negative di future alluvioni per la salute umana, il territorio, i beni, l'ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche e sociali. Si tratterà quindi, territorio per territorio, di stilare mappe di pericolosità da alluvione (probabilità che un evento si verifichi con un determinato tempo di ritorno) che prevedano per ogni scenario l'estensione dell'inondazione, l'altezza idrica, le caratteristiche del deflusso (velocità e portata). In parallelo saranno redatte le mappe del rischio alluvione cioè le potenziali conseguenze negative derivanti dalle alluvioni, su persone, infrastrutture, beni ambientali, storici culturali...
Le mappe e la raccolta dati servirà per elaborare un "Piano di gestione del rischio alluvioni" che riguardi tutti gli aspetti della gestione del rischio: "in particolare la prevenzione, la protezione e la preparazione, comprese le previsioni dì alluvione e il sistema di allertamento nazionale e tengano conto delle caratteristiche del bacino idrografico o del sottobacino interessato".
Come avvenuto durante la fase di elaborazione del Piano di gestione per la direttiva 2000/60/CE, le Autorità di bacino distrettuali metteranno a disposizione dei cittadini la valutazione preliminare del rischio di alluvioni, le mappe della pericolosità e del rischio ed i piani di gestione del rischio di alluvioni e promuoveranno la partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati all'elaborazione, al riesame e all'aggiornamento dei piani di gestione stessi.