[23/04/2010] News

Usa: 452 milioni di dollari per i lavori dell'energia pulita e 200 per solare e energie del mare

LIVORNO. Il vicepresidente statunitense Joe Biden ha annunciato che il dipartimento dell'energia stanzierà 452 milioni di dollari per 25 città e Stati Usa per nuovi programmi "Retrofit ramp-up" innovativi che creino posti di lavoro e che permettano alle imprese e alle famiglie di risparmiare denaro ed energia. Le nuove sovvenzioni fanno parte dell'American recovery and reinvestment act, che prevede 80 miliardi di dollari in investimenti nella clean energy.

Allison Forbes, del Sierra Club, sottolinea che «Questa nuova iniziativa fa parte del lungo cammino per rendere un'economia dell'energia pulita una dinamica realtà. Rendere più efficienti energeticamente creerà un buon sostegno alle famiglie e al lavoro e per aiutare gli americani risparmiare sulle loro bollette energetiche. Contribuirà inoltre a ridurre la dipendenza del nostro Paese dai combustibili fossili».

Il dipartimento dell'energia Usa ha scelto le comunità più determinate a fare le migliori proposte per gli "energy retrofit programs". Molti di questi programmi includono la formazione professionale dei lavoratori edili e aiuti alle imprese con la realizzazione di meccanismi di finanziamento che aiuteranno i proprietari di edifici e di abitazioni a pagare le opere di risparmio ed efficienza energetica nel tempo, mentre vedranno calare le loro bollette energetiche.

Secondo Forbes «Queste comunità creeranno uno sportello unico per l'energia pulita. Non vediamo l'ora di vedere che tutti i pezzi si mettano insieme. Dovremo insegnare agli imprenditori ad essere pronti per fare i lavori, informare i proprietari di abitazione su come chiedere gli interventi per l'efficienza, i finanziamenti e i fondi disponibili per rendere il tutto possibile».

Sierra Club sostiene con forza le politiche per l'energia pulita che supportano questi programmi e chiede a Barack Obama di continuare a investire in efficienza energetica ed energie rinnovabili e rivendioca di aver contribuito nel 2009 all'approvazione dell' American Recovery and Reinvestment Act, che fu sottoposto a durissimi attacchi da parte dei repubblicani e delle grandi imprese energetiche Usa. «Queste sovvenzioni competitive hanno incoraggiato le comunità ad essere innovative- fa notare Forbes - Per ottenere i fondi, le comunità hanno dovuto mettere sul tavolo capitale privato e collaborare con governi locali, statali e federale, così come con le imprese e i sindacati dei lavoratori. Questo è un programma d'avanguardia. Siamo molto entusiasti di questi impegni e  speriamo che questo modello sia attuato in tutta l'America».

Il segretario Usa all'energia Steven Chu ha invece annunciato che il suo dipartimento investirà più di 200 milioni dollari in cinque anni per espandere e accelerare lo sviluppo, la commercializzazione e l'uso dell'energia solare e di tecnologie per l'energia del mare e dell'acqua in tutti gli Stati Uniti. «Ampliare la produzione Usa basata sull'energia pulita è una parte importante degli obiettivi dell'Amministrazione per diversificare le opzioni di fornitura di energia elettrica, aumentare la sicurezza nazionale, e accelerare lo sviluppo di posti di lavoro verdi - ha detto Chu - Questi investimenti contribuiranno al rafforzamento della competitività americana nel settore dell'energia rinnovabile e trasformare gli Stati Uniti in un protagonista dell'industria e dell'economia dell'energia pulita del XXI secolo».

I filoni destinati agli investimenti sono:

Fotovoltaic Manufacturing Initiative prevede fino a 125 milioni dollari in 5 anni in progetti di ricerca e produzione mirati con un impatto immediato ed a medio termine per l'industria solare Usa e per una maggiore cooperazione nel settore. I richiedenti dovranno soddisfare gli obiettivi della PV Manufacturing Initiative per rafforzare l'industria statunitense del fotovoltaico.

Al Photovoltaic Supply Chain Development andranno fino a 40 milioni dollari in tre anni per identificare prodotti unici o accelerare i processi per la filiera di produzione industriale del fotovoltaico che avranno un forte impatto sul settore. I progetti dovranno contribuire a raggiungere l'obiettivo del Dipartimento di realizzare impianti solari fotovoltaici a costi competitivi rispetto alle forme convenzionali di energia elettrica, e di accelerare e agevolare la diffusione della tecnologia solare. Il Dipartimento è alla ricerca di progetti focalizzati su componenti e tecnologie di produzione con un forte potenziale di impatto, entro 2 - 5 anni, su un segmento importante del settore fotovoltaico riguardanti: ingegneria dei materiali di rivestimento a costi più bassi, compoenti elettrici per migliorare le prestazioni, processi che riducano gli scarti di produzione e attrezzature per migliorare drasticamente la velocità di produzione ed installazione.

Al National Administrator of the Solar Instructor Training Network andranno fino a 4,5 milioni dollari in 5 anni. Un Amministratore Nazionale fungerà da organo centrale di coordinamento per la rete di formazione. La rete è stata creata nel 2009, dal Dipartimento dell'energia per realizzare una formazione locale di alta qualità per il personale coinvolto nella vendita, progettazione, installazione, collaudo e controllo di impianti solari fotovoltaici e solari termici.

Alle Marine and Hydrokinetic Technologies (MhkK) andranno fino a 39 milioni dollari in 4 anni. Il Dipartimento intende così accelerare il progresso tecnologico e la disponibilità commerciale delle emergenti water power technologies in grado di produrre energia elettrica a costi competitivi sfruttando l'energia di onde, correnti, maree, e fiumi, oppure l'energia stoccata negli gradienti termici degli oceani. Per valutare e selezionare i progetti il dipartimento dell'energia utilizzerà i "technology readiness levels" uno strumento già in uso in numerose aziende ed agenzie federali per misurare e confrontare la maturità delle tecnologie in continua evoluzione. I finanziamenti puntano ad aiutare il settore privato a sviluppare le tecnologie MHK , anche attraverso la compartecipazione finanziaria e partnership guidate dall'industria, al fine di progredire nellpreparazione tecnologica e operativa di sistemi e componenti MHK. L'obiettivo è la realizzazione di un efficace sistema di transizione che porterà progetti e componenti MHK verso la commercializzazione.

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