[04/08/2009] News toscana
GROSSETO. Certo la crisi economico-finanziaria l'hanno sentita e la sentono quasi tutti: grandi industria, pmi, il settore dei servizi, i cittadini in qualsiasi settore siano impegnati professionalmente pubblico o privato. E nei casi di crisi ognuno tira ancor di più l'acqua al suo mulino e chi offre un servizio pretende che questo venga retribuito e quindi ricerca anche nuove strade per evitare che si moltiplichino i morosi. Fin qui nulla di strano, ma ci pare che l'Acquedotto del Fiora Spa abbia superato il segno con forti possibilità che non si centri l'obiettivo, come del resto fa notare Marisa Ferrini, presidente della Commissione provinciale per le Pari Opportunità «La decisione dell'Acquedotto del Fiora di addebitare 40 euro di cauzione ai cittadini che non provvedono al pagamento della bolletta tramite bonifico bancario è una gabella inaccettabile che colpisce indifferentemente un numero consistente di cittadini, si parla di 100 mila utenti. Una misura ingiusta - ha continuato Ferrini - che non tiene conto delle crescenti difficoltà economiche che le famiglie si trovano ad affrontare, che discrimina senza ragione chi non utilizza il conto corrente e che non premia i cittadini virtuosi che pagano puntualmente la bolletta».
Dalla società che gestisce il servizio idrico integrato nell'area grossetana viene ribadito che la misura non graverà sulle utenze più deboli e che si tratta solo di una cauzione, dato che i soldi verranno restituiti in caso di adesione al pagamento automatico. Ma può un'azienda costringere ad una modalità di pagamento, magari imponendo l'apertura di un conto corrente a chi non ce l'ha e proporre in alternativa la "gabella" dei 40 euro? L'"aiutino" alle banche ha già provveduto il governo a darlo, ora sarebbe l'ora di pensare ai cittadini: «Resta il fatto che 100 mila utenti, nella prossima bolletta, si troveranno questa bella sorpresa ha ripreso Ferrini- e per tante famiglie 40 euro in meno sono una questione seria, purtroppo. Penso poi ai pensionati e agli anziani che hanno poca praticità con i conti correnti».
L'azienda chiede soldi e non offre servizi aggiuntivi ma difficilmente con questo sistema si intercetterà chi fa il furbo e non vuole pagare la bolletta e «alla fine accadrà che le persone che hanno sempre pagato continueranno a farlo, nonostante venga loro richiesto questo ulteriore sforzo, mentre i morosi non cambieranno certo idea. Cari amministratori del Fiora, ripensateci, conclude la presidente della Commissione provinciale per le Pari opportunità- Non è detto, infatti, che se gli altri gestori hanno inserito questa voce in bolletta sia giusto farlo. Sarebbe bene non seguire sempre e solo gli esempi negativi».