[26/04/2010] News toscana

Nencini e Legambiente contro decisionismo sulle centrali nucleari

LIVORNO. Anche nella nostra Regione, le prime reazioni alle dichiarazioni di Berlusconi sul nucleare non tardano ad arrivare. Reazioni di dura critica sia da parte di Legambiente preoccupata per le sorti di alcuni siti toscani, sia per il segretario del Psi e neo-assessore regionale Riccardo Nencini.

«Si parla con insistenza di Piombino, Scarlino e la Costa maremmana come possibili siti per una centrale nucleare. Ipotesi, questa, scellerata e priva di senso che determinerebbe uno sviluppo distorto del territorio e metterebbe una grave ipoteca sulla qualità ambientale e sulla sostenibilità agricola delle aree interessate» ha dichiarato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di
Legambiente.

«La Toscana invece deve puntare sulle rinnovabili e sulla green economy come presupposti essenziali per il futuro della regione... altro che nucleare!'».

Per protestare contro le affermazioni del premier, Legambiente invita tutti i cittadini a firmare on line la petizione contro i cambiamenti climatici (direttamente all'indirizzo: http://www.ep-empower.eu) sostenuta dal portale eMpower.

Il progetto eMpower mira a dare potere alla cittadinanza facendo partecipare direttamente i cittadini tramite sondaggi, blog, forum e raccolta firme presentata sul sito internet. 

Per il segretario del Psi, Riccardo Nencini «il decisionismo con cui il nostro presidente del Consiglio affronta il tema delle centrali nucleari, fa impressione». Il nuovo assessore regionale al bilancio poi aggiunge: «'Un tema come questo dovrebbe essere oggetto di un dibattito parlamentare sereno e approfondito, in grado di farci assumere decisioni bipartisan perchè destinate a condizionare pesantemente lo sviluppo del nostro Paese e il futuro dei nostri figli. La questione è davvero troppo importante - prosegue - per essere ostaggio dello scontro ideologico e della partita tra maggioranza e opposizione. Di certo non può essere lasciata nella disponibilità di un presidente del consiglio che non ha ancora, e forse mai avrà le prerogative di un Sarkozy o di un Obama». (cp)

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