[04/05/2010] News

Una programmazione congiunta europea per la ricerca nel campo alimentare

LIVORNO. La salute dei cittadini è essenziale per la crescita e la prosperità dell'Unione, però nell'ultimo trentennio il sovrappeso e l'obesità hanno registrato una crescita spettacolare nella popolazione in particolare tra i bambini.

Eppure una programmazione congiunta della ricerca nel settore dell'alimentazione e della salute potrebbe consentire il coordinamento degli studi sull'impatto dello stile di vita e dell'alimentazione sulla salute, contribuendo in misura significativa alla costruzione di uno Spazio europeo della ricerca pienamente operativo per la prevenzione delle malattie legate all'alimentazione e rafforzando il primato e la competitività delle attività di ricerca svolte in questo campo.

Per questo la Commissione raccomanda agli Stati membri di definire e attuare un'agenda strategica di ricerca basata su un approccio comune in materia di prevenzione delle malattie legate all'alimentazione. Dunque incoraggia l'istituzione di una struttura di gestione comune incaricata di stabilire condizioni, regole e procedure comuni per la cooperazione e il coordinamento e di monitorare l'attuazione dell'agenda strategica di ricerca.

Nella riunione del dicembre 2009 il Consiglio Competitività ha identificato nella «Salute, dieta e prevenzione delle malattie legate all'alimentazione» (il titolo è stato, in un secondo tempo, modificato in «Un'alimentazione sana per una vita sana») un ambito in cui la programmazione congiunta offrirebbe un valore aggiunto significativo rispetto all'attuale frammentazione della ricerca negli Stati membri. Nelle sue conclusioni il Consiglio ha riconosciuto la necessità di avviare un'iniziativa di programmazione congiunta in questo settore e ha invitato la Commissione a contribuire alla sua preparazione. Dunque, ha ribadito che la programmazione congiunta è un processo condotto dagli Stati membri, affiancati dalla Commissione in veste di facilitatore.

Nella popolazione dell'Unione, infatti, si riscontra la tendenza sempre più diffusa ad alimentarsi in modo scorretto e a fare poco esercizio fisico. Mentre è in aumento l'incidenza di alcune patologie croniche, quali malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete di tipo 2, ictus, determinati tipi di cancro, disturbi muscolo-scheletrici e addirittura una serie di disturbi mentali.

Ma l'eliminazione dei fattori di rischio comuni connessi allo stile di vita, e in particolare all'alimentazione, consentirebbe di evitare l'80 % delle cardiopatie, degli ictus e dei casi di diabete di tipo 2, nonché il 40 % dei tumori.

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