[05/05/2010] News
FIRENZE. Il maltempo che anche in questa primavera avanzata sta creando notevoli disagi e danni in molte parti del paese e che pare durerà ancora diversi giorni, si è ripresentato in perfetta sincronia per dare l'input alle conclusioni di Massimo Gargano, presidente dell'Associazione nazionale bonifiche, che in Calabria (a Squillace) ha terminato i lavori della quinta Conferenza organizzativa dell'associazione.
Opportunamente Gargano è tornato sulle necessità di "attenzioni" che ha il territorio italiano e legittimamente sul supporto che in tal senso può dare Anbi: «Le preoccupanti notizie sul maltempo di queste ore dimostrano, una volta di più, che c'è, per il territorio, un urgente "mercato del bisogno", nel quale i consorzi di bonifica si inseriscono con un piano di progetti, immediatamente cantierabili, che non solo darebbero una concreta risposta alle emergenze idrogeologiche, ma fornirebbero un fattivo contributo al problema occupazione».
«A questa cultura del fare - ha continuato il presidente- dobbiamo affiancare la cultura dell'informare per sancire un nuovo patto associativo con i consorziati nel nome dei valori della persona». Il presidente di Anbi rilancia anche su altri temi ambientali che sono di sicura attualità, «i consorzi di bonifica e di irrigazione potrebbero essere il primo settore a bilancio energetico in pareggio, grazie ad esperienze nel campo delle energie rinnovabili, già presenti in singoli consorzi e che vanno estese all'ambito nazionale» e spinge i consorzi all'interno del dibattito politico sul sistema-paese dove, a suo parere, possono giocare un ruolo da protagonisti. «Il nostro mondo deve partecipare anche sui grandi temi. Chi, più dei consorzi di bonifica che quotidianamente applicano principi quali autogoverno e sussidiarietà, ha titolo per intervenire sulla questione nazionale del federalismo cooperativo? E' un tema, che ci deve vedere protagonisti nel territorio e nelle comunità, verso le quali deve continuare lo sforzo per garantire efficacia ed efficienza operativa, garantendo tutela e gestione delle risorse idriche ed incentivando la partecipazione degli utenti. Il nostro futuro - ha concluso il Gargano - sarà uguale a come sapremo costruircelo».