[06/05/2010] News toscana

Container dei veleni, i dubbi del ministero dell'Ambiente

LIVORNO. Il container filmato sui fondali nel tratto di mare tra l'Elba e Capraia, potrebbe non essere quello che l'equipaggio della nave ambientalista Thales, la sera del 5 luglio, ha visto scaricare in mare dalla portacontainer Toscana. Lo farebbe pensare la vegetazione cresciuta sul manufatto che per i tecnici potrebbe avere una vita superiore ai nove mesi. E non è l'unico dubbio degli inquirenti sulla vicenda. A essere messa in discussione è sia la ricostruzione dell'accaduto della Thales, che il punto in cui, nel mese di aprile, è stato ritrovato il manufatto: troppo lontano dal luogo indicato dagli ambientalisti. Lo ha spiegato oggi pomeriggio, al posto del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, il sottosegretario per i rapporti con il Parlamento Laura Ravetto (Pdl) rispondendo all'interpellanza presentata dal Pd. «Ci sono delle riserve sia sui tempi che sui modi della denuncia», ha dichiarato Ravetto.

Nella sua relazione, Ravetto, riportando le risultanze delle indagini che sono ancora in corso, ha illustrato quelle che secondo il ministero sono delle zone grigie. Per primo, il punto del ritrovamento. Il container individuato e filmato  dalla Guardia Costiera si troverebbe a un chilometro dall'area indicata dalla Thales. Secondo elemento: la ricostruzione. Sempre secondo quanto riportato da Ravetto, non è stato chiarito perché il comandante della Thales non abbia fatto subito una denuncia invece di aspettare alcuni giorni. Un altro particolare considerata un'anomalia riguarda ancora la descrizione dei fatti della sera del 5 luglio: dagli accertamenti eseguiti dagli uomini della Capitaneria è emerso che per raccontare l'accaduto sul giornale di bordo, il comandate della Thales ha usato una matita. Infine le comunicazioni via radio. Secondo le verifiche effettuate, nel lasso di tempo tra le 21 e le 22 della sera tra del 5 luglio, non risulterebbero comunicazioni in uscita dalla Thales.

Nonostante tutte queste obiezioni, il sottosegretario ha comunque spiegato che il ministero intende contribuire alle operazioni per il recupero del container. «Il costo dell'intervento è di circa 200 mila euro e intendiamo metterci a disposizione per proseguire le indagini», ha dichiarato Ravetto.

Susanna Cenni che in Aula ha illustrato l'interpellanza, si è dichiarata «parzialmente soddisfatta» della risposta del ministero e ha chiesto un intervento urgente per il recupero dell'oggetto. «Onestamente mi pare una strana coincidenza trovare un container proprio dove è stato visto affondare», spiegato Cenni. «In ogni caso, anche se è stato appurato che non ci sono rischi per la salute, sarà bene che si vada a vedere presto. Ma anche in questo caso la risposta sui tempi del recupero è troppo vaga perché è il sottosegretario ha dichiarato solo una generica disponibilità a collaborare», ha concluso Cenni.

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