[07/05/2010] News toscana

Il ministero dà ragione a Legambiente: la strana vasca antincendio-piscina di Marciana Marina è in una Zps

MARCIANA MARINA (Livorno). Il 26 marzo Legambiente Arcipelago Toscano aveva segnalato al sindaco di Marciana Marina dei lavori in corso lungo la costa per la realizzazione di una strana "vasca antincendio-piscina" tra le località il Bagno e le Sprizze. Gli ambientalisti avevano scoperto che «Sulla costa, nelle immediate adiacenze della spiaggia è in costruzione una grossa "piscina" che sembra essere realizzata nelle pertinenze della villa corrispondente al numero civico 1 della salita tra le località il Bagno e Le Sprizze» E sottolineavano: «Non si capisce la natura dei lavori e delle eventuali relative concessioni, né tantomeno l'identità di proprietari, progettisti ed esecutori, in quanto non sembrano visibili i necessari cartelli di cantiere, inoltre, l'accesso al cantiere è inaccessibile via costa a causa della presenza di proprietà private che lo precludono completamente. La "piscina" è in corso di avanzata realizzazione nelle immediate vicinanze del territorio del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, in un'area che nella cartografia allegata alla legge regionale della Toscana n. 56/2000 rappresenta una minuscola enclave all'interno della Zona di Protezione  Speciale (ZPS) e Sito di Importanza Comunitaria (SIC) Monte. Capanne e promontorio dell'Enfola-Codice Natura 2000 IT5160012 così come nuovamente elencata nel decreto 12 giugno 2009, Elenco delle Zone di Protezione speciale (ZPS) classificate ai sensi della Direttiva 79/409/CEE del Ministero dell'Ambiente e della protezione del Territorio e del Mare), mentre la cartografia "Progetto Natura" delle ZPS visibile sul sito del Ministero dell'Ambiente della protezione del Territorio e del Mare  sembrerebbe includere l'area completamente nella ZPS-SIC. Si fa presente che, comunque, le opere ed i progetti realizzati aree contigue alle ZPS, soprattutto se, come in questo caso sono di ridottissime dimensioni e completamente circondate dalla Zona di Protezione Speciale, devono essere sotto poste alla medesima procedura di Valutazione di Incidenza».

Legambiente faceva presente che la struttura in corso di realizzazione «E' la prima che da moltissimi anni a questa parte viene realizzata sulla costa al di sotto della strada provinciale e in un'area di grandissimo valore paesaggistico ed ambientale». Quindi gli ambientalisti chiedevano al sindaco di centro-destra ed a tutti gli altri enti interessati, a partire dal ministero dell'ambiente «Quale sia la natura dei lavori già realizzati e in corso di realizzazione, non essendo credibile la costruzione di una vasca antincendio a meno di 10 metri dal mare e in un'area costiera sottostrada che non ha subito incendi a memoria d'uomo, completamente recintata e "presidiata" da insediamenti e guardianie» e soprattutto se  quanto realizzato e in corso di realizzazione abbia ricevuto i necessari permessi, se sia conforme agli stessi ed agli strumenti urbanistici del Comune di Marciana Marina;Se quanto realizzato e in corso di realizzazione sia conforme ai vincoli ambientali e paesaggistici che interessano l'intera area e l'intera fascia costiera, se sia avvenuto attraverso una precedente Valutazione di Incidenza anche in relazione di specie ed habitat compresi nelle Direttive europeo di riferimento per SIC e ZPS ed elencate anche nella Legge Regionale n. 56/2000, Norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche».

Il sindaco di centro-destra, Andrea Ciumei, rispose piccato che era tutto in ordine e che aveva ricevuto i necessari pareri positivi da regione, soprintendenza, commissione urbanistica perché la piscina-antincendio era stata realizzata secondo le previsioni del regolamento urbanistico, «Peccato - dicono a Legambiente - che il regolamento urbanistico preveda per l'area strutture per la balneazione e la valorizzazione delle spiagge, che non possono essere certo spacciate per una piscina privata a meno di 10 metri dal mare che non valorizza certo quella costa e non la apre alla balneazione, anzi, la blinda ancora di più».  Il sindaco Andrea Ciumei nella sua risposta sorvolava sulla questione centrale posta dagli ambientalisti: la presenza di una Zps e sulla vicinanza con il Parco, non lo fa invece la Direzione generale per la protezione della natura del ministero dell'ambiente che, in una lettera inviata alla regione, al parco, al comune e a Legambiente, scrive riferendosi alla costruzione della piscina: «Dalla suddetta segnalazione si evince che il manufatto è in avanzato stato di costruzione. Pertanto, considerato che l'area in argomento ricade nel Sito Natura 2000 "Monte Capanne - promontorio dell'Enfola" cod. IT 5160012, si chiede a codeste Amministrazioni se, per i suddetti interventi ed attività sia stata considerata l'opportunità di redigere un'opportuna valutazione di incidenza che tenga conto delle specifiche caratteristiche e degli obiettivi di conservazione del sito in esame in applicazione della normativa comunitaria e nazionale di recepimento (DPR 120/2003)».

Legambiente Arcipelago toscano chiede ora  a tutti gli enti interessati «Un'attenta verifica di quanto realizzato tra il Bagno e Le Sporizze e la sua reale congruenza con gli strumenti urbanistici del comune e con le procedure necessarie in un'area compresa, come conferma più che autorevolmente il ministero dell'ambiente, in una Zona di protezione speciale».

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