[12/05/2010] News
BOLOGNA. La regione Emilia-Romagna presenterà un ricorso alla Corte Costituzionale per le norme varate dal Governo sulle centrali nucleari in Italia.
La giunta regionale ha deciso di impugnare alcuni articoli del D:L: 31 del 15 febbraio 2010 che attua la legge 99 del 2009 (già impugnata dall'Emilia Romagna nel settembre 2009) che stabilisce la «disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell'esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi», dando così il via a quello che l'ex ministro Claudio Scaloja e Silvio Berluscoini hanno pomposamente ribattezzato il "rinascimento nucleare italiano".
L'assessore regionale alle attività produttive, piano energetico e sviluppo sostenibile, economia verde, autorizzazione unica integrata , Gian Carlo Muzzarelli spiega che «La Regione ritiene che il decreto del Governo sia sotto diversi profili lesivo delle competenze e delle prerogative che la Costituzione attribuisce alle Regioni. Il decreto, oltre ad essere stato emanato in assenza del parere della Conferenza unificata, secondo quanto espressamente richiesto dalle norme, non garantisce un adeguato coinvolgimento delle autonomie regionali: in particolare, nelle fasi più significative e qualificanti del procedimento di realizzazione, non prevede una "intesa forte" con le Regioni interessate. Non è accettabile, quindi, escludere, la voce dei territori e dei cittadini da decisioni così rilevanti e che li riguardano da vicino". La delibera della Giunta regionale riguardante il ricorso alla Corte Costituzionale sarà comunicata, nelle prossime settimane, all´Assemblea legislativa».