[12/05/2010] News

I tesori segreti della biodiversità del fiume Congo

LIVORNO. Il 26 aprile è partita da Kisangani, una città nel nord della Repubblica democratica del Congo (Rdc), la spedizione scientifica "Boyekoli Ebale ya Congo 2010" (Studio del fiume Congo). Per studiare la sua fauna e flora in occasione dell'Anno internazionale della biodiversità e del cinquantesimo anniversario dell'indipendenza della Rdc. Il coordinatore di questo progetto belga-congolese, Nicaise Drazo, ha presentato i suoi primi risultati che hanno permesso s di identificare diverse specie rare di fauna e flora: «In totale 150 individui di animali, tra i quali un a ventina di specie, 875 grossi pesci, una ventina di specie di piccolo pesci, 62 vegetali superiori, dei quali una ventina di specie sono già state identificate».

Lo scienziato belga è molto soddisfatto di questi primi risultati: «Immaginatevi che ci siano delle specie che non credevate di trovare qui, ma che sono state scoperte qui. E' veramente straordinario. Ma bisogna anche sottolineare che siamo sul fiume Congo, immaginate che su un troncone di circa un chilometro siamo arrivati a determinare circa 50 specie di pesci. E' straordinario! E quindi è veramente un bilancio largamente positivo e credo che possiamo ancora sperare molto»

Antoine Bode dell'università di Kisangani, ha sottolineato la presenza di molte specie di rettili, dai coccodrilli ai varani giganti, alle piccole tartarughe, alle lucertole e serpenti: «Il fiume Congo è un vero bacino di ricchezza faunistica. Occorre fare ancora più studi perché 30 famiglie sono ancora da determinare». L'università di Kisangani spiega che della spedizione fanno parte 67 scienziati congolesi, belgi e francesi: botanici, zoologi, ornitologi, geologi, linguisti, meteorologi e cartografi che effettueranno un viaggio di 50 giorni da Kisangani a Kinshasa, percorrendo circa 1.750 km, per studiare e fare l'inventario della enorme biodiversità del fiume Congo, ma anche le problematiche legate allo sviluppo delle attività umane lungo il fiume e nelle foreste del bacino del Congo. La spedizione è organizzata del Musée royal de l'Afrique centrale, all'università di Kisangani, dall'Institut royal belge des sciences naturelles e a dal Jardin botanique national de Belgique. E' finanziata soprattutto dalla Coopeazione belga per lo sviluppo ed è seguita a livello mediatico dai canali televisivi belgi Vrt e Rtvf e da giornali come lo Standard; Le Soir e Libre Belgique.

Attualmente le due imbarcazioni della spedizione scientifica stanno discendendo il corso del Congo verso Basoko, dopo aver fatto tappa per qualche giorno a Yaekela, un villaggio di poche centinaia di abitanti ad 8 ore di navigazione da Kisangani.

La spedizione punta anche a rafforzare le competenze della ricerca scientifica congolese in previsione della realizzazione di un centro della biodiversità a Kisangani, che ospiterà tutte le specie animali e vegetakli raccolte durante la discesa del Congo. I ricercatori congolesi spiegano che «Le collezioni saranno disponibili per ulteriori ricerche degli scienziati congolesi ed internazionali. Il fiume Congo rimane un vero laboratorio vivente che non ha ancora svelato tutti i suoi segreti».

"Boyekoli Ebale ya Congo 2010" è stata realizzata perché la Rdc non dispone di dati recenti sulla biodiversità, in numerosi settori della ricerca i dati risalgono addirittura al periodo coloniale belga, spesso anche all'inizio del XX secolo. Un'altra spedizione sul fiume Congo era stata realizzata nel 1973 ma non aveva dato grandi risultati. «Oggi gli scienziati sperano di scoprire delle specie sconosciute e di acquisire nuove conoscenze - dice Thomas Jansen, un ricercatore del jardin botanique national de Belgique - L'obiettivo globale di questa spedizione è lo studio della biodiversità del bacino del Congo che costituisce la seconda foresta pluviale del mondo e, di conseguenza, la più grande quantità di diversità biologica di alto livello globale»

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