[06/08/2009] News
LIVORNO. Il Mozambico é in piena campagna elettorale per eleggere il nuovo presidente della repubblica e la destra della guerriglia battaglia tra il Frelimo, il partito al potere erede della guerriglia marxista, e la Renamo, erede di anti-Frelimo, è senza esclusione di colpi. Tutto fa brodo, anche le vittime degli animali selvatici. L'Agencia de Informação Moçambique dà grande risalto all'aumento delle morti dovute ad attacchi di animali selvatici e ne fa il filo conduttore del tour elettorale di cinque giorni del presidente del Mozambico Armando Guebuza nella provincia di Manica, il cui governatore Mauricio Vieira ha denunciato 108 casi di attacchi alle persone nel primo semestre di quest'anno in questa sola provincia occidentale del Paese africano. In tutto sono morte 18 persone, mentre nello stesso periodo del 2008 gli animali avevano fatto solo 7 vittime.
Nel corso di una riunione straordinaria del governo della provincia di Manica, il presidente Guebuza ha detto che «Non è normale che i mozambicani continuino ad essere uccisi dagli animali selvatici. Gli abitanti devono trovare il modo di risolvere questo problema». Gli animali più pericolosi sono risultati I coccodrilli, gli elefanti e gli ippopotami, ma recentemente sono state registrate aggressioni agli uomini da parte di leoni e bufali e sono in aumento gli avvelenamenti causati da morsi di serpenti.
Viera ha detto che «Questo problema sta peggiorando a Manica. Nel 2008, 12 persone sono state uccise da animali selvaggi nei distretti di Tambara, Guro, Macossa, Machaze, Mossurize, Manica, Sussundenga e Barue, in rapporto a 5 vittime nel 2007. Per risolvere questo problema, il governo ha formato 66 guardie comunitarie, n messo in campo 6 brigate per difendere gli abitanti ed i beni, formato 5 cacciatori e distribuito 12 armi da fuoco. Il governo ha anche creato 13 comitati di gestione comunitaria nelle zone più colpite ed ha deciso di abbattere, quando necessario, gli animali selvatici che q causano problemi».
Quello della convivenza tra grandi animali selvatici ed uomo è un problema che si fa sentire praticamente in tutta l'Africa, almeno dove la fauna non è stata praticamente sterminata. I conflitti fra elefanti ed agricoltori sono all'ordine del giorno, mentre gli ippopotami soono l'animale che causa maggiori vittime. Il problema è che l'uomo sta sempre più invadendo habitat ed aree fluviali dalle quali prima si teneva alla larga e i governi si trovano stretti in una contraddizione insanabile: da una parte i grandi mammiferi e l'altra macro-fauna, attirano turisti denarosi e vanno difesi con i parchi, dall'altra una popolazione crescente assedia le ultime aree naturali e viene sempre più in contatto (e in concorrenza per le risorse) con gli animali.
Anche per questo il Wwf, nell'annunciare nei giorni scorsi la scoperta di una nuova piccola popolazione di ippopotami (10 individui) nella provincia del Bas-Congo, nella Repubblica democratica del Coingo (Rdc), si è detto disposto o ad assicurare la loro protezione. La famiglia di ippopotami vive nei pressi del villaggio di Luangu Nzambi, che sorge su un'isola sul fiume Congo , a 36 km dalla città di Boma nell'ovest del grande Paese africano.
Il rappresentante del Wwf nel Bas-Congo, Laurent Nsenga, si è subito precipitato a rassicurare la popolazione del villaggio, che è formata in gran parte da pescatori. Nsega ha spiegato che «Trattative sono in corso tra le autorità locali e l'Office national du tourisme (Ont) per gestire questo sito, al fine di far beneficiare questo villaggio sprovvisto di scuole, di ambulatori ed acqua potabile delle entrate economiche che potrebbe generare l'attrazione turistica che costituisce la presenza di questi pachidermi».