[19/05/2010] News toscana

Firenze: Schwartz, presidente della World academy of art and science, parla del futuro del pianeta

FIRENZE. Nuovo umanesimo, impatto antropico, evoluzione: questi solo alcuni dei temi che Jeffrey Schwartz, presidente della World academy of art and science ha tratteggiato nella sua "lectio magistralis" che ha tenuto oggi a Palazzo Vecchio a Firenze. «Il futuro del pianeta e della specie umana è nelle nostre mani. E se l'uomo non prenderà velocemente delle decisioni, è un futuro a rischio».

Schwartz, professore di Antropologia, storia e filosofia della scienza all'Università di Pittsburgh, è a Firenze insieme ad altri membri della famosa accademia scientifica internazionale non governativa, per tenere l'annuale Consiglio di amministrazione che quest'anno è stato programmato nella città capoluogo della Toscana.

«E' molto difficile studiare la specie umana - ha continuato il professore- e se mi chiedete come sarà l'uomo del futuro, dico che il problema non è il ‘come', ma il ‘quanto' continueremo ad evolverci. Viviamo in una situazione in cui il nostro controllo sull'ambiente è molto forte e saranno decisive le scelte che faremo rispetto a questo controllo. Il futuro è nelle nostre mani e le decisioni prese andranno ad impattare direttamente sulla nostra specie. Non c'è molto tempo».

Con un semplice esempio legato all'attualità (la fuoriuscita del petrolio nel Golfo del Messico) Schwartz ha spiegato quanto intendeva dire: «credevamo di controllare una risorsa che ci ha dato la possibilità di produrre energia, ma ora abbiamo perso questo controllo e le ricadute sono molto pesanti».

La World Academy of Art and Science nata negli anni '50 per iniziativa di figure quali Albert Einstein, Robert Oppenheimer, Joseph Rotblat, Bertrand Russel, è composta da 650 membri provenienti da varie culture, nazionalità e discipline, scelti per i loro contributi nelle arti e nelle scienze naturali, sociali ed umane. L'Accademia funge come forum per scienziati, artisti ed esperti ove discutere problemi vitali per l'umanità in modo obiettivo, scientifico, globale e libero da interessi di parte.

«I problemi che ha di fronte l'intera umanità - hanno spiegato alcuni membri presenti - sono unici poiché siamo chiamati per la prima volta a trovare risposte efficaci da innumerevoli eventi che accadono nello stesso momento e con elevata intensità e con effetti da evitare per le eccezionali caratteristiche catastrofiche. Si tratta di una sinergia negativa di calamità che non solo minaccia la sopravvivenza della nostra specie ma di tutte le forme di vita del nostro pianeta».

 

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