[06/08/2009] News toscana
GROSSETO. Dalla prima analisi dei dati relativi ai flussi turistici in provincia di Grosseto da gennaio a giugno 2009, sembra che il calo relativo ad arrivi e presenze (rispettivamente 4,2 e 4,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2008) sia da attribuire alla situazione congiunturale. La crisi si è fatta sentire, dunque. L'andamento negativo ha riguardato sia le strutture alberghiere (-1% di presenze), sia quelle extralberghiere (-7%). «La crisi economica internazionale - ha dichiarato l'assessore provinciale al Turismo Gianfranco Chelini -sta dispiegando i suoi effetti anche in Maremma toccando uno dei settori strategici per l'economia locale. Seppur parziali e in attesa di validazione queste prime stime dimostrano, infatti, come il turismo sia in sofferenza anche nel nostro territorio, a fronte di un 2008 che aveva fatto registrare una crescita di presenze del 3,5 per cento». L'assessore trova poi parziale "conforto" nel confronto con la situazione registrata in tutto il paese e a livello internazionale «I primi mesi del 2009 sono stati segnati da un calo delle presenze e del tasso di occupazione delle camere, in linea con il trend negativo registrato in tutta la Toscana, nel resto d'Italia e a livello internazionale, dovuto alla ridotta capacità di acquisto delle famiglie e al clima di incertezza che ha portato alla contrazione dei consumi. Diminuisce sia la permanenza media dei turisti che la propensione alla spesa». Segnali positivi si annunciano per il mese di agosto in cui si conta sul last minute e sugli arrivi degli italiani dato che per questo settore di mercato il livello delle prenotazioni acquisite in provincia è di sostanziale stabilità.
«E questo è senza dubbio un segnale positivo ha continuato Chelini- dal momento che oltre il 70 per cento dei vacanzieri che scelgono la provincia di Grosseto sono cittadini italiani. Una caratteristica che ci permette di reggere meglio l'impatto della crisi rispetto alla media nazionale che registra nei primi 3 mesi del 2009, un calo di circa 10 punti percentuali nei pernottamenti. La provincia - aggiunge l'assessore - tiene anche dal punto di vista dell'occupazione nel settore turistico, registrando un calo modesto dei posti di lavoro, rispetto al dato nazionale evidenziato dalla Ebnt (Ente bilaterale nazionale del settore Turismo), che segnala un - 21 per cento». Quindi i dati negativi per il settore possono (lo auspichiamo) considerarsi momentanei e l'unica "arma" sostenibile che ha la provincia per rilanciare le presenze nel suo territorio, è tutelarlo, garantendo un turismo di qualità che non impatti sulle risorse primarie, e evitando "specchietti per le allodole" come il progetto del nuovo porto di Talamone o alcune "disgrazie urbanistiche" come quelle fatte e che si stanno facendo ad esempio nel comune di Magliano in Toscana.
«E' fuor di dubbio che la contrazione economica modifichi il comportamento dei turisti, ma il nostro territorio ha tutte le potenzialità per continuare ad essere attrattivo e competitivo- ha ripreso Chelini- E' fondamentale partire dai risultati positivi raggiunti negli ultimi anni, anche in termini di immagine e diversificazione dell'offerta turistica, puntando a nuove sinergie per migliorare il rapporto qualità-prezzo e integrare la promozione e la commercializzazione, anche attraverso lo strumento di internet, che è fondamentale per arrivare ai turisti e aumentare il vantaggio competitivo del territorio» ha concluso l'assessore.