[07/08/2009] News

Il buco nell’ozono riduce l’assorbimento di Co2 nell’Oceano Australe

LIVORNO. La rarefazione dell'ozono nella stratosfera in Antartide ridurrebbe l'assorbimento della CO2 atmosferica nell'Oceano Australe, portando al riscaldamento climatici. E' quanto emerge da uno studio di ricercatori francesi pubblicato su Geophysical Research Letters.

Gli oceani, e in particolare quelli che circondano l'Antartide hanno un ruolo cruciale nel rallentamento del cambiamento climatico grazie all'assorbimento dell'anidride carbonica e, secondo la maggior parte degli scienziati, più il livello di CO2 in atmosfera aumenta, più la capacità degli oceani di funzionare come immensi pozzi di stoccaggio del carbonio diventa importante.

Però, secondo uno degli autori dell'articolo, André Lenton, un ricercatore del Cnrs, i modelli esistenti non tengono in conto dell'influenza dello strato dell'ozono sull'oceano: «I buchi nell'ozono potrebbero condurre ad un rafforzamento dei venti occidentali sull'Oceano australe e provocare una rimescolamento delle acque superficiali con le acque più profonde ricche di CO2, in modo da limitare il flusso di carbonio atmosferico dalle acque di superficie. Questo fenomeno è accompagnato anche da una accelerazione dell'acidificazione delle acque oceaniche, che rappresenta una minaccia per gli ecosistemi oceanici».

L'acidificazione delle acque è uno dei pericoli più letali che si trovano di fronte zooplancton, molluschi e crostacei, gli animali alla base della catena alimentare, che subiranno a causa di questo un assottigliamento delle loro "corazze" con conseguenze ancora non quantificabili sugli ecosistemi oceanici.

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