[07/06/2010] News toscana

Il parco, una opportunità per Pisa e la Toscana

PISA. ‘Il parco sotto attacco', se ne è discusso in un bell'incontro alla Leopolda di Pisa presente fra gli altri l'architetto Pier Luigi Cervellati  che al piano del parco di San Rossore ha dato molti anni fa il nome. Ma non è stata una riunione di reduci nostalgici. Anche perché sotto attacco oggi sono tutti i parchi regionali e nazionali. E la loro crisi è solo un aspetto per quanto molto delicato e peculiare di quella più ampia crisi istituzionale che travaglia da tempo il paese. Anzi, si può dire senza esagerare che accanto ai rischi di una ‘macelleria sociale' di cui ha parlato Draghi ve ne sia un'altra di carattere istituzionale dove e non a caso si procede infatti solo con  ‘tagli'. Dei parchi regionali che Calderoli voleva abrogare. Delle province che sono nuovamente nell'occhio del ciclone insieme alle comunità montane e ai consigli di quartiere. Tornano sulla scena anche i piccoli comuni che Massimo Saverio Giannini pensava decenni fa di poter aggregare per passare dagli oltre 8000 a 1000. E' insomma tutto un gran rumor di forbici e conti di cassa spesso del tutto fasulli. Poi tra conferme e smentite non segue generalmente alcunché se non la confusione e il marasma che dà luogo alle sortite più strambe e cervellotiche. Ricordo queste cose perché il segno inconfondibile della crisi che riguarda appunto anche i parchi è dato soprattutto da una crescente incapacità dello stato, delle regioni e degli enti locali di fare pianificazione, programmare  gli interventi,

utilizzare bene le scarse risorse per un serio governo del territorio. Alla Leopolda di questo si è discusso perché se la situazione rimane quella di ora avremo sempre più territorio consumato accompagnato magari puntualmente da nuovi condoni.

E proprio partendo dalla esperienza del parco di San Rossore senza nostalgie ma con legittimo orgoglio, ha trovato conferma a distanza di tanti anni come il ‘piano' specie di un parco ha in se potenzialità e offre opportunità che nessun altro piano urbanistico è in grado di fare. Che si torni da qualche parte a parlare di vincoli che bloccano, che vietano è una balla vecchia come il cucco perché i parchi hanno avuto e hanno il merito in una paese stracarico da sempre di vincoli di ogni tipo  che non ci hanno salvato dai ‘barbari' di cui parlava Antonio Cederna, di avere con i loro piani non ha aggiunto altri divieti ma detto forte e chiaro cosa di deve fare. E' tutela attiva l'esatto contrario dello sterile vincolismo. E il piano Cervellati ha questo innegabile merito al punto che oggi possiamo ancora attingervi per decidere di fare meno cavolate possibili. E possiamo farlo perché il parco incluse saggiamente allora tra non pochi dissensi non solo ambienti strettamente naturali ma parte importante della città e riguardò -altra novità che fece storcere la bocca a più d'uno- anche il paesaggio che oggi sorprendentemente viene restituito  alle Sopraintendenze.

Merito della Regione Toscana è di avere in tempi in cui il parlamento non riusciva ancora a varare una legge nazionale sui parchi a istituire parchi che anticiparono e di molto Roma. Negli ultimi anni però la nostra regione non  ha saputo mettere efficacemente e interamente a frutto questo suo patrimonio. Ha in parte ridimensionato il ruolo programmatorio dei parchi che infatti del PIT non hanno trovato adeguato spazio come non l'avevano avuto nella legge del 2005.

La nuova legge regionale avrebbe dovuto ‘rimediare' a queste limitazioni ma non si è riusciti a fargli tagliare il traguardo. La nuova giunta, i nuovi assessori all'ambiente e all'urbanistica dovranno pensarci al più presto e bene. Per ribadire che la programmazione regionale non passa solo dal livelli elettivi ma anche dai parchi e dai bacini. Averlo ignorato in questi anni non ha giovato a nessuno. E dovrebbero pensarci anche i consiglieri regionali specialmente quelli eletti in questo  territorio cruciale per l'intera regione e non solo. I problemi delicati di cui il nostro parco sta discutendo con i comuni del territorio vanno da parte di tutti considerati in questo contesto con la necessaria prudenza e responsabilità che sono certo non mancherà.

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