[10/06/2010] News toscana
FIRENZE. L'ennesimo rinvio dell'attivazione del "Memorario" (il servizio che offre più treni con orari di facile memorizzazione, a cadenze regolari e coordinati per semplificare gli spostamenti dei viaggiatori), ha fatto irritare gli amministratori grossetani che vedono la loro provincia soffrire di un certo "declassamento" rispetto ad alcuni servizi di mobilità collettiva in confronto ad altre aree della Regione. Il Memorario infatti è già attivo sulle lineeFirenze-Pisa-Livorno, sulla Firenze-Prato-Pistoia-Lucca-Viareggio/Pisa, sulla Firenze-Empoli-Siena, sulla Firenze - Arezzo - Chiusi, sulla Firenze - Borgo S. Lorenzo - Faenza e sulla Firenze - Pontassieve - Borgo S. Lorenzo, e la mancata attivazione per l'area grossetana è la goccia che ha fatto traboccare il vaso: «conferma la disattenzione con cui in questi anni è stato affrontato il tema delle infrastrutture per la provincia di Grosseto - ha sottolineato Fernando Pianigiani, assessore alle infrastrutture della provincia - È una disattenzione pericolosa dal punto di vista politico, sociale e culturale. I fatti di questi anni, i ritardi, le dismissioni di treni e di servizi dimostrano che l'attenzione non è stata adeguata. La realtà dei continui rinvii, delle stazioni smobilitate sono atti significativi di una volontà di rendere ancora più deboli quelle zone come la nostra che hanno sempre sofferto carenze e limitazioni».
La provincia che tra l'altro si sta imponendo per un'attenzione al territorio e ad un modello diverso di sviluppo, ha una forte connotazione turistica e anche per questo ha necessità di essere collegata alle altre aree del Paese attraverso scelte di mobilità collettiva a basso impatto ambientale, come appunto quella su ferro. Invece questo tipo di mobilità è la prima ad essere penalizzata sia da scelte nazionale che regionali. «La provincia di Grosseto vuole muoversi ed essere raggiunta. Non ama vivere in uno splendido isolamento. Questo dovrà comprenderlo il nuovo assessore regionale Ceccobao, ma anche lo stesso presidente Rossi e dovrà comprenderlo Altero Matteoli, ministro e sindaco» ha concluso Pianigiani. Sulla stessa linea anche il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi che ha già scritto all'assessore regionale ai trasporti.
«La città di Grosseto soprattutto per evidenti motivazioni geografiche vive con difficoltà la distanza dal capoluogo regionale e dalle principali città della nostra Regione. Per questo il potenziamento della rete ferroviaria regionale rappresenta un elemento essenziale, insieme al completamento della superstrada Grosseto-Siena, per la crescita della città di Grosseto e di tutto il territorio della Maremma».
A stretto giro di mail abbiamo ricevuto la replica dell'assessore Ceccobao: «Nessuno ha abbandonato Grosseto. Non ci sono ripensamenti sugli impegni assunti e stiamo già lavorando per garantire anche al territorio di Grosseto un miglioramento nei servizi. Vogliamo attivare Memorario su tutta la linea Grosseto - Pisa e Tirrenica sud, ma fino a quando non sarà pronta anche la stazione pisana non possiamo avviare il servizio. A breve convocheremo gli enti locali per illustrare tutte le ipotesi su cui stiamo lavorando, per confrontarci con le aspettative delle amministrazioni locali e degli utenti».
Il ritardo nell'attivazione del Memorario sulla linea - precisa la Regione Toscana - è dovuto ai lavori che RFI sta realizzando nella stazione di Pisa Centrale, che hanno subito un rallentamento causato dalla complessità delle opere realizzate. La fine dei lavori è prevista per il prossimo mese di novembre. Da dicembre, con l'avvio dell'orario invernale ed interventi a Pisa conclusi, sarà possibile gestire adeguatamente il nuovo servizio, con gli incrementi di traffico ed il miglioramento che comporta l'inserimento di Memorario sulla linea.
«Sono consapevole che servono scelte chiare e condivise per una zona che rischia di essere marginalizzata dalla lunga percorrenza, cosa che non vogliamo - ha proseguito Ceccobao -. Per questo ascolteremo gli enti locali e ci faremo carico di attivare quanto prima il servizio anche in quell'area. La programmazione, su cui stanno già lavorando gli uffici, terrà conto della complessità della domanda di mobilità in questo bacino, dove ci sono zone a maggior densità di popolazione ed aree meno popolate, dove si hanno quindi necessità diverse di servizio e soprattutto dove c'è una domanda molto differenziata tra inverno ed estate, tra festivo e feriale.»
La linea Tirrenica sud, infatti, è soggetta ad un flusso più rilevante nella stagione estiva, periodo in cui c'è la necessità di servire anche le stazioni più piccole che rappresentano un accesso importante a località molto frequentate. Un esempio per tutti la stazione di Bolgheri che in estate serve anche tutta l'area di Marina di Bibbona. Gli orari in preparazione saranno quindi differenziati per rispondere a tutte queste esigenze, calibrati per i diversi periodi dell'anno, tra festivo e feriale.
L'intervento della Regione doveva servire, a parere del sindaco, a ridurre i disagi causati dai tagli operati sulla stazione di Grosseto da Ferrovie dello Stato: «I progressivi tagli alla rete nazionale da parte di Ferrovie dello Stato hanno ulteriormente aggravato la situazione, rendendo ancor più difficile la vita di pendolari e viaggiatori. Ecco perché in quest'ottica è fondamentale l'impegno della Regione per ricomprendere in maniera più concreta la stazione di Grosseto all'interno del sistema ferroviario regionale» ha concluso Bonifazi.