[11/06/2010] News
LIVORNO. Pollica, Cinque Terre, Ostuni, Capalbio, Castiglione Della Pescaia, Nardò, Capraia, Salina, San Vito lo Capo, Bosa, Baunei, Noto, Posada, Otranto, sono queste le 14 regine dell'estate italiana 2010 dove sventoleranno le 5 Vele assegnate dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club che quest'anno festeggia la sua decima edizione con una veste grafica tutta nuova. E aumentano ancora le località.
La costa tirrenica stravince quindi in qualità ambientale, «segno che sono sempre di più le amministrazioni impegnate ad aumentare la qualità ambientale del loro territorio - spiegano il Cino Verde e il Touring - Con una media di 3,4 vele per località la Sardegna mantiene il timone anche in questa edizione ma quest'anno a seguirla è la Puglia che con 3,2 vele per località supera la Toscana a quota 3,1. Il vero salto però lo fa la Campania che con 2,69 vele in media conquista il quarto posto davanti alla Sicilia (2,63 vele) e ad Abruzzo, Basilicata e Marche a pari merito con una media 2,5 vele per località. In queste regioni l'eccezionale e riconosciuto pregio naturalistico, si sposa con l'impegno nella salvaguardia del paesaggio e del litorale e, soprattutto, con tante iniziative di sviluppo dei servizi e di valorizzazione e tutela del territorio».
Presentando oggi la guida Blu a Roma, il vicepresidente di Legambiente Sebastiano Venneri, ha spiegato che «Le località che segnaliamo ogni anno con la Guida Blu sono quelle che hanno scommesso sulla qualità a trecento sessanta gradi e che coniugano l'offerta turistica con il rispetto dell'ambiente, trasformandolo in un punto di forza. All'acqua pulita e servizi efficienti aggiungono spesso progetti per una migliore gestione dei rifiuti e qualità dell'aria, valorizzano il paesaggio, i centri storici e le produzioni tipiche, curano l'offerta enogastronomica, adottano piani per una corretta pianificazione del territorio migliorando le condizioni di soggiorno per tutti i turisti. Alcune regioni già da tempo portano al vertice della nostra classifica una nutrita pattuglia di località e continuano a svolgere un lavoro esemplare in termini di sostenibilità e tutela ambientale, altre invece hanno intrapreso processi virtuosi anche spronate da questo lavoro che ogni anno cerchiamo sempre di migliorare. Questa edizione ad esempio oltre che un importante restyling grafico, contiene diverse novità, compresi i nuovissimi itinerari per i diportisti curati da Ucina, per offrire un prodotto sempre più completo per chi vuole scegliere una vacanza all'insegna della qualità e in sintonia con l'ambiente».
In testa alla classifica c'è Pollica (Sa - nella foto) con le località costiere Acciaroli e Pioppi che ottiene questo risultato «Grazie al lavoro svolto per la conservazione del paesaggio e una migliore sostenibilità ambientale. Gli edifici pubblici sono alimentati da energia rinnovabile con un sistema di pannelli fotovoltaici e sul fronte dei rifiuti il comune ha messo al bando i sacchetti plastica e ha emesso un ordinanza che multa chi getta mozziconi nelle spiagge. Per una maggiore sicurezza inoltre sono stati allestiti nelle spiagge defribillatori per le emergenze». Confermano il secondo posto le Cinque Terre (Sp) con i tre comuni del Parco Nazionale, Riomaggiore, Vernazza e Monterosso: «Il Parco ha consolidato un equilibrio virtuoso tra sviluppo economico legato alle tipicità locali e prodotti della terra. La progressiva eliminazione delle barriere architettoniche attraverso ascensori e rampe, rende accessibile alle persone diversamente abili tutto il percorso di Via dell'Amore che collega con una suggestiva passeggiata i borghi marinari di Riomaggiore e Manarola. Continuo il rilancio delle produzioni tipiche locali, come i vini, la linea alimentare o la nuova gamma di ecobiocosmesi, attraverso un sistema di filiera a Km 0, che si basa sull'utilizzo di materie prime locali».
Al terzo posto sale Ostuni (Br) «Per aver attuato una serie di interventi che rientrano in una logica di sostenibilità: ha promosso iniziative di mobilità sostenibile come treno più bici lungo i percorsi ciclabili della via Traiana, avviato un progetto di recupero della Casa Cantoniera ex Anas da destinare ad Albergabici e Bicigrill a supporto del cicloturismo e ciclo escursionismo. Ha ottimizzato il ciclo dell'acqua attraverso il riutilizzo delle acque affinate dell'impianto di depurazione di Ostuni per scopi irrigui e ha aperto un Centro di Educazione Ambientale presso l'ex stazione ferroviaria di Fontevecchia e attuale Casa del Parco regionale delle dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo che interessa 8 km di costa con bacini di acqua dolce dove è stato ripristinato un impianto di acquacoltura di fine ottocento per l'allevamento biologico di cefali e anguille. Organizza il Festival dell'Ambiente nelle aree naturali e rurali del Parco regionale delle dune costiere con iniziative a favore dell'agricoltura biologica, della biodiversità e della tutela del paesaggio agrario degli olivi monumentali della Puglia».
Seguono le tre toscane, delle quali parliamo in un'altra pagina del giornale e Nardò (Le) che è sesta gra grazie al fatto che «Parco Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano è uno dei gioielli naturalistici, paesaggistici ed archeologici del Salento e rappresenta una delle più importanti opere di tutela e fruizione tra i parchi della provincia. Il Centro visite propone un percorso multisensoriale, con la stanza della vista, dell'udito, dell'olfatto, del tatto e del gusto. Ottava è Isola di Salina (Me) nelle Eolie «Caratterizzata dalla presenza di una Riserva Naturale Orientata e dalla persistenza di attività agricole tradizionali che ne segnano il paesaggio. Pur in presenza di un notevole flusso turistico, l´Isola conserva il fascino tipico di un luogo nel quale si sente forte il legame con la storia e con la cultura dei suoi abitanti, raccontata dalle sobrie architetture dei paesi, dalle collezioni di oggetti legati alle attività marinare o dalle pratiche agricole ancor oggi capaci di fornire prodotti di assoluta eccellenza come i capperi ed il vino. significativo l'evento "Salina Verde fino in Fondo" con il quale grazie alla partecipazione di numerosi subacquei si preleva dai fondali non soltanto detriti ma anche strumenti da pesca abbandonati dannosi per l'ecosistema marino. Il comune di S. Marina Salina è riuscito, grazie ad una costante ed incisiva campagna di informazione, a portare il livello della raccolta differenziata a percentuali del 25-28% molto al di sopra della medie regionali (6%). E' stata anche realizzata un'isola ecologica a scomparsa, l'unica delle Eolie, capace di accogliere oltre 30 tonnellate di rifiuti differenziati. Nona San Vito lo Capo (Tp), dove il Comune «Ha investito tutto sulla sostenibilità ambientale e sui temi della pianificazione: vaste aree pedonalizzate, piano urbano del traffico, piano di utilizzo del demanio marittimo, libera fruizione delle spiagge, valorizzazione dei prodotti locali, filiera corta nel settore agro-alimentare, recupero e cultura delle tradizioni locali. Da quest'anno ha imposto il divieto di fumo in spiaggia se sprovvisti di porta cicche. La ricerca nel promuovere iniziative e manifestazioni di pregio, al di fuori della piena stagione estiva, è un'altra delle buone pratiche che la caratterizza. Tra queste il Festival del Cous Cous e quello degli Aquiloni. Ha ampliato l'offerta turistica da maggio a ottobre. Decima la sarda Bosa (Or) che da anni persegue una politica di salvaguardia del territorio costiero che consegna un litorale integro di decine di chilometri tra Bosa e Alghero», ma anche per la salvaguardia del grifone.
Seguono Baunei (Og) «Che ha un litorale di grande valenza naturalistica esteso per oltre trenta chilometri caratterizzato da scogliere interrotte da alcune spiagge di grande suggestione come Cala Luna, Cala Goloritzè e Cala Sisine». Noto (Sr) , passata in 6 mesi dal 3% al 31% di raccolta differenziata, rientrando tra i primi comuni in Sicilia con oltre 20 mila abitanti e che «E' riuscita inoltre ad aprire con propri fondi l' Ala Medievale del Museo Civico, un museo etnografico e mettendo in rete tutti i siti museali della città con unico biglietto. Ha aumentato l'offerta culturale della città, con la riapertura anche pomeridiana e con più servizi per i più piccoli, della biblioteca comunale, Principe di Villadorata (la più grande e ricca della zona con 150000 volumi). La lotta agli abusi edilizi e commerciali ha visto le prime demolizioni e l'istituzione di pattuglie di vigili urbani per il controllo ambientale del territorio».
Tredicesima è Posada (Nu) per il suo grande progetto di salvaguardia ambientale di tutto il sistema costiero che «Ha permesso la rinaturalizzazione delle dune, il miglioramento della fruibilità compatibile e l'istituzione del parco fluviale del Rio Posada».
L'ultima località insignita delle 5 Vele è Otranto (Le) per le sue politiche sostenibili per «La raccolta differenziata "porta a porta" e l'attivazione di un sistema di piccole isole ecologiche collocate in posti strategici e sulla qualità dell'aria con l'attivazione delle centraline di monitoraggio per la salubrità dell'aria. Le spiagge libere sono accessibili per diversamente abili».Inoltre é stato migliorato e potenziato il sistema di depurazione e della mobilità locale con la chiusura al traffico del centro storico ed è stato istituito un osservatorio sugli ecosistemi mediterranei Faro di Palascia, un Ente Parco per il governo dell'area protetta e un "Centro di accoglienza nel Parco", dove verranno svolte attività di formazione e informazione, escursioni, visite guidate, ecc., mirate alla fruizione sostenibile del territorio.