[11/06/2010] News

Wmo: ecco “youth corner”, il sito per la didattica meteo/climatica per le giovani generazioni

FIRENZE. Da quale direzione arriva lo Scirocco? Che cosa significa "alta pressione", e cosa comporta il suo formarsi in termini di circolazione atmosferica? O - ancora - perché le ceneri emesse da un vulcano possono comportare localizzate diminuizioni di temperatura o una maggiore nuvolosità?

Domande che appariranno banali per i lettori di greenreport, e per chiunque abbia una sia pur minima infarinatura di quella complessa, affascinante materia rappresentata dallo studio dei fenomeni meteorologici e climatici. Ma anche domande che, per la gran parte della popolazione non avvezza all'informazione scientifica e/o incentrata sui temi della sostenibilità, rappresenteranno probabilmente, anche nella loro apparente semplicità, uno scoglio insuperabile.

E che questa diffusa ignoranza meteo-climatica investa gran parte delle opinioni pubbliche di tutto il mondo lo si capisce dal modo in cui bufale clamorose, mezze bufale e vere e proprie macchinazioni (è il caso del famigerato "Climategate" che, costruito sul poco o sul nulla, ha però sostanzialmente dato il colpo di grazia alla riuscita del vertice di Copenhagen dello scorso dicembre) vengono accolte dai media generalisti, dall'opinione pubblica, dagli stessi decisori politici col beneficio del dubbio, invece che con una divertita scrollata di spalle.

Come si può - viene da domandarsi - fornire un'informazione autorevole ed attendibile sui temi del cambiamento climatico indotto dal surriscaldamento globale se poi, nel novero dei potenziali destinatari di questa informazione, solo alcuni "eletti" sono in grado di comprendere i drammatici problemi che sono in ballo per un futuro non lontano, in quanto solo in pochi hanno dimestichezza con quell'abc della meteorologia la cui cognizione è imprescindibile per comprendere poi il problema del global warming?

E', questo, un problema che da tempo viene affrontato anche a livello istituzionale: e, proprio per supportare una evoluzione della società in questo senso, il 4 giugno - in occasione della giornata mondiale del'Ambiente - la World meteorological organization (Wmo) delle Nazioni unite ha lanciato "Youth corner" (l'angolo dei giovani), un sito espressamente dedicato alla educazione dei bambini e degli adolescenti riguardo ai temi meteorologici prima, e in seconda battuta ai temi più strettamente "climatici".

L'impostazione del sito (raggiungibile alla url http://www.wmo.int/youth/ ) è incentrata su di un misto di gioco e didattica, con una grafica ispirata ai fumetti e alla letteratura per l'infanzia e con ampia disponibilità di testi e contenuti multimediali studiati apposta per stimolare l'interesse e la creatività dei giovani navigatori. E il fine dell'iniziativa è proprio quello accennato in apertura, e cioè il far sì che, attraverso l'iniziale comprensione di meccanismi meteorologici elementari, i "giovani navigatori" diventino poi degli adulti dotati delle basi necessarie per la comprensione dei problemi legati al global warming (e in generale alla scienza della sostenibilità in senso lato, poiché nel sito sono anche presenti sezioni dedicate all'acqua, all'inquinamento non-climatico, eccetera).

Pensiamo, ad esempio, al fatto che un riscaldamento planetario di ("solo") un grado circa dalla rivoluzione industriale ad oggi ha già portato a significativi incrementi dell'attività dei fenomeni climatici estremi e ad un deciso spostamento verso nord (in media) del braccio discendente della cella di Hadley, con le note conseguenze in termini di aumento della siccità sulle regioni temperate (Mediterraneo in primis): è, questa, una constatazione che certo non può essere compresa appieno da gran parte degli "adulti" di oggi, abituati a considerare la meteorologia (e la materia "cugina" che studia i fenomeni climatici) poco più che una curiosità da leggere nell'ultima pagina dei quotidiani al di sopra del Sudoku, delle parole crociate e della rubrica dedicata all'oroscopo.

Ma, in un contesto climatico che (con forte probabilità) si avvia a diventare sempre più caldo e caotico nei prossimi decenni, e davanti allo stretto legame che sussiste tra la scienza del clima e il sovra-insieme di essa rappresentato dalla scienza della sostenibilità, si rende imprescindibile far sì che almeno le generazioni che ora stanno crescendo si approccino all'informazione ambientale con basi cognitive più solide, anche riguardo a quell' "abc" meteorologico/climatico che media come "Youth corner" - e in generale la politica che non solo la Wmo, ma anche l'Unione europea attraverso l'attività educativa praticata da enti come la European environment agency - possono contribuire a far comprendere nei dettagli. La speranza è, naturalmente, che questo "recupero di conoscenza" giunga a compimento prima che i danni provocati al clima terrestre dall'incoscienza di questa generazione e di quelle precedenti, diventino irreparabili.

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