[15/06/2010] News toscana
FIRENZE. Stiamo entrando nel pieno della stagione balneare estiva e quindi la regione Toscana ha preso il "toro per le corna": ha stanziato 500mila euro quale contributo straordinario per affrontare l'emergenza che ha colpito il litorale da Viareggio a Carrara, sommerso da cumuli di "rifiuti" fatti di residui legnosi e detriti dei fiumi (il cosiddetto lavarone) finiti a riva.
Il finanziamento servirà come contributo per la rimozione, il trasporto, il trattamento e lo smaltimento corretto del lavarone, fino ad un massimo del 50% delle spese sostenute come "somma urgenza", in misura percentuale rispetto alle spese sostenute da tutti i comuni interessati. I materiali sono arrivati sul litorale dopo gli eventi alluvionali dello scorso inverno per i quali il presidente del Consiglio dei Ministri ha proclamato in Toscana, Liguria e Emilia Romagna lo stato di emergenza che persisterà fino al 31 dicembre prossimo.
Su questo aspetto la Regione puntualizza: «Certi interventi sarebbero a carico della Protezione civile - ha dichiarato l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini (Nella foto) - Ma, considerato che dallo Stato non arrivano fondi, abbiamo deciso di stanziare questa somma in via del tutto eccezionale vista l'urgenza e l'importanza della situazione causata dalle alluvioni del Natale scorso. Una decisione necessaria per venire incontro ai comuni e, allo stesso tempo, utile per non compromettere l'avvio della stagione balneare».
Ora è necessario ripulire le spiagge e renderle fruibili ai bagnanti, del resto i gestori degli stabilimenti da tempo stanno manifestando le loro preoccupazioni, ma "a bocce ferme" è giusto avviare una riflessione sul lavarone come onestamente aveva tentato di fare tempo fa il sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti.
Il lavarone è riconosciuto dalla legge come rifiuto urbano e va raccolto e portato in discarica per lo smaltimento con costi elevatissimi. Ma il lavarone è fatto di pezzi di legna e materia organica che deve essere separato dai materiali plastici, lattine... «Il legislatore, o l'interprete della legge non possono non capire la differenza, cosa che, invece, è stata fatta in Paesi come la Francia, dove la posidonia straccata sulla spiaggia viene utilizzata per contrastare l'erosione o rimessa al largo per essere dispersa- aveva dichiarato circa un mese fa Buratti- In altri casi, invece, detriti degradabili ed ecocompatibili come appunto il lavarone, sono utilizzati per il ripascimento della spiaggia. Questa soluzione sarebbe utile, economica, immediata ed eco-compatibile» ha concluso il sindaco che aveva dichiarato l'intenzione di adoperarsi per proporre una modifica normativa.