[17/06/2010] News
ROMA. L' Italia deve cominciare oggi a discutere quale sarà il mix energetico nel 2030 e quale dovrà essere l' apporto delle fonti rinnovabili. Lo ha sottolineato Edo Ronchi (Nella foto), presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, nel corso di un convegno organizzato dall' Anev, osservando che l'Unione Europea progetta di arrivare dal 30% di elettricità prodotta da rinnovabili nel 2020 al 45-50% nel 2030.
«Queste indicazioni europee -ha detto Ronchi- secondo un possibile scenario tecnico, significherebbero per l' Italia nel 2030 una produzione di 167 Twh di elettricità da fonte rinnovabile (il 45%) così ripartita: 29 Twh dal solare, 49 Twh dall' eolico, 45 Twh dalle biomasse, 49Twh dall'idroelettrico e 14 Twh dal geotermico. La Germania, la Francia e la Gran Bretagna hanno già avviato questa discussione al 2030, una discussione necessaria perché nel settore dell' energia un orizzonte decennale è insufficiente».
Ronchi ha ricordato che il Ministero per lo Sviluppo economico ha presentato una bozza di piano di azione nazionale per le energie rinnovabili e che tale bozza prevede di raggiungere l' obiettivo del 17% del consumo finale di energia al 2020 con fonti rinnovabili. «Nella ripartizione prevista dalla bozza -conclude Ronchi- sono previsti 9,1 Mtep di elettricità da fonte rinnovabile che corrispondono a circa 106 Twh: un dato molto simile a quello proposto lo scorso anno dalla Fondazione, pari a 107 Twh».