[17/06/2010] News toscana
PISA. Sono giorni caldi questi sul piano politico-istituzionale. Le regioni compatte chiedono al governo di rivedere i tagli previsti che le penalizzerebbero pesantemente con effetti gravissimi sul piano sociale. Idem i comuni che ai tagli pesanti del governo dovrebbero sommare quelli inevitabili delle regioni. Non migliore la situazione delle province. I parchi nazionali e regionali in questo marasma sono con le spalle al muro per le risorse ridotte ormai al lumicino ed anche per il sempre minore coinvolgimento nelle politiche ambientali. E' recente la conferenza nazionale sulla biodiversità promossa dal ministero che nel suo piano non prevede alcun ruolo dei parchi cosa che non avviene in nessuna parte del mondo. Federparchi ha convocato la sua assemblea nazionale ad Olbia e non potrà al pari delle regioni e degli enti locali non far sentire la sua voce come ha già fatto il suo presidente Sammuri raccogliendo l'appello di Napolitano ad impegnarsi per tutelare il nostro territorio contro i disastri non solo idrogeologici. I parchi in impegni come quello della tutela della biodiversità possono fare molto purché siano messi nelle condizioni di poter fare il loro mestiere.
Certo, se il ministro e il ministero hanno pensate come quella recente per gli ormeggi a Montecristo per i Briatore di turno, c'è poco da stare allegri. Ma proprio per questo come ha già preannunciato la nostra regione unitamente ai parchi bisogna farsi sentire e valere senza peli sulla lingua.