[21/06/2010] News

Il fuoco di fila che ha (per ora) affondato il nuovo condono edilizio

LIVORNO. E' stato un vero e proprio bombardamento a tappeto quello che ha costretto il governo a fare una precipitosa marcia indietro sul nuovo condono edilizio infilato negli oltre mille emendamenti da "assalto alla diligenza" di una Finanziaria che Tremonti aveva annunciato blindata.

Ha cominciato la solita Legambiente: «Siamo esterrefatti: la banda del mattone selvaggio colpisce ancora e più forte che mai! Era facile prevedere che l'accatastamento delle case fantasma avrebbe aperto le porte al condono edilizio, e così è: si profila all'orizzonte il peggior condono che si potesse immaginare - ha detto il presidente del Cigno Verde Vittorio Cogliati Dezza - L'emendamento propone un condono urbi et orbi, esteso agli abusi compiuti nelle aree sottoposte a vincoli ambientali, paesaggistici e archeologici, ma anche nelle aree a rischio, con pericoli evidenti per i cittadini e costi che andranno a ricadere su tutta la comunità. Un condono, per di più, a tempo indeterminato, se associato al disegno di legge ordinario sulla libertà d'impresa, proposto al Consiglio dei ministri di venerdì scorso, secondo cui i comuni non potranno controllare l'edificabilità di un fabbricato se non a posteriori. A questo punto ci appelliamo al buonsenso dei senatori affinché questa correzione venga bocciata e chiediamo al mondo dei costruttori un segnale inequivocabile di rifiuto delle pratiche illegali, che vanno solo a vantaggio di un'edilizia che fa male al territorio e al Paese».

E' seguita una pesantissima bordata del il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli: «L'emendamento sul condono edilizio presentato dai parlamentari del Pdl è un atto criminale. E' ormai evidente che la maggioranza di centro destra ha come unico scopo quello di presentare proposte per legalizzare l'illegalità. Si tratta di una vera e propria istigazione a delinquere, perché la sola notizia di questo emendamento farà impennare vertiginosamente le costruzioni abusive».

Anche i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante hanno sparato a palle incatenate sul centro-destra: «Come volevasi dimostrare la maggioranza getta la maschera e butta nel calderone della manovra finanziaria la misura che non manca mai in un governo Berlusconi, il condono edilizio, che questa volta si preannuncia come il peggiore di sempre», dicono, «prevedendo addirittura che la sanatoria venga allargata agli immobili soggetti a vincoli ambientali e paesistici. L'illegalità e la criminalità vengono premiati anche questa volta da una destra che non ha scrupoli nel rendersi complice dello scempio del territorio del nostro Paese».

«Quello contenuto nell'emendamento del senatore Tancredi sarà, se approvato, il quarto mega condono edilizio italiano, il terzo sotto un governo Berlusconi, e ha le potenzialità per essere il più devastante di sempre: potrebbe essere infatti la madre di tutte le sanatorie, la pietra tombale sugli abusi compiuti in ogni parte della Penisola, in sfregio a ogni più elementare norma di rispetto ambientale e paesaggistico. Non ci sarà rischio sismico o idrogeologico che tenga, tutte le richieste verranno accettate e il cemento selvaggio segnerà la vittoria sulle regole e sulla legalità. Il governo, e il ministro Tremonti in particolare hanno più volte ribadito nell'ultimo periodo che non ci sarebbe stato nessun altra sanatoria edilizia, e dunque è inaccettabile questa operazione, già fatta in passato, di affidare a qualche singolo parlamentare la pistola fumante del condono. Il governo non smentisca se stesso e intervenga affinché venga ritirato immediatamente questo emendamento indecente che premia furbi e criminali».

Secondo il presidente dei senatori dell'IdV, Felice Belisario, «Il partito del condono non riposa mai. Anche nella manovra economica il Pdl ha presentato due emendamenti per riaprire la strada a un nuovo, generalizzato condono edilizio. Il bello è che questa volta non hanno neanche tentato di nasconderlo con un escamotage, perché è perfino nel titolo di una delle due proposte emendative. La tendenza del Pdl a sacrificare le ragioni della tutela ambientale a favore dell'abusivismo edilizio non si smentisce: con un emendamento vogliono riaprire i termini del condono Berlusconi del 2003 a favore degli abusi compiuti a tutto marzo del 2010, anche in violazione delle norme paesaggistiche; con un altro vogliono sanare gli ampliamenti di volumetria fino al 20% della costruzione originaria. Gli esponenti del Pdl sono bravissimi a far rientrare dalla finestra le nefandezze uscite dalla porta ma l'Italia dei Valori continuerà la sua battaglia contro questa manovra iniqua e contro chi espone continuamente il territorio italiano a ondate di cementificazione illegali».

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