[22/06/2010] News toscana
ROMA. Al termine dell'audizione informale rappresentanti della Saipem tenutasi oggi in Commissione ambiente della Camera, il responsabile green economy del Pd, Ermete Realacci, ha evidenziato che «Quanto sta accadendo nel Golfo del Messico impone che anche nel nostro Paese si avvii un'indagine per verificare lo stato di sicurezza delle piattaforme attive e delle trivellazioni esplorative nei nostri mari. In Italia ci sono molti fronti aperti che destano preoccupazione».
Realacci scende in particolari che riguardano direttamente quanto è accaduto e potrebbe accadere nei nostri mari: «Innanzitutto, la normativa italiana è molto debole per i risarcimenti e nessuno ripagherebbe il danno ambientale provocato in modo adeguato. Nel passato, pensiamo al caso della Haven, il più grave incidente mai accaduto nel Mediterraneo, gli armatori della petroliera risarcirono una cifra irrisoria per la bonifica ambientale, cinquanta volte inferiore rispetto a quanto la Esso sborsò al Governo americano per la Exxon Valdez. C'è poi il fronte della sicurezza delle piattaforme petrolifere italiane attive e di quelle future. Sulle prime è indispensabile avviare un'indagine conoscitiva sui possibili rischi e intanto è utile una moratoria per fermare tutte le nuove trivellazioni. Non sono rari i casi, pensiamo a quanto sta accadendo in queste ore al largo dell'Isola d'Elba, in cui le trivellazioni vengono effettuate da piccole società che non sarebbero in grado, in caso di incidente, di far fronte nè tecnicamente nè economicamente ai possibili danni ambientali».