[25/06/2010] News
LIVORNO. Maria Sharapova, la tennista che dal 2007 è ambasciatrice di buona volontà del Programma Onu per lo sviluppo, dopo il torneo di Wimbledon raggiungerà la regione di Gomel, in Bielorussia, una delle più colpite dagli effetti del disastro nucleare di Chernobyl del1986, dove l'Undp sta sviluppando diversi progetti di aiuto ai giovani con la Fondazione Sharapova.
I programmi dell'Undp vogliono offrire nuove opportunità ai giovani di Gomel, per migliorare le loro condizioni di vita e le loro prospettive future. Cosa molto difficile in un'area dove molti sono i bambini orfani e ancora di più quelli ammalati e che continuano ancora ad ammalarsi a causa degli effetti della tragedia nucleare. Una cosa che sanno molto bene le associazioni e le famiglie italiane che ospitano i bambini di Gomel e dei dintorni durante i loro periodi di "vacanza-recupero" in molte località del nostro Paese.
L'Undp informa che «Nella città di Chechersk, Maria Sharapova visiterà un centro artistico dove i bambini vengono sensibilizzati alle sfide ambientali e lavorano a dei progetti di abbellimento della loro città. Si tratterrà anche in un centro di cura che sviluppa un approccio terapeutico specifico per gestire lo stress e le emozioni dei bambini».
La star russa del tennis consegnerà anche le borse di studio della Fondazione Sharapova, per un ammontare di 210.000 dollari, a 12 studenti che vivono nelle zone colpite dalla catastrofe di Chernobyl in Bielorussaia, Ucraina e Russia.
La bella tennista spiega che «Questo è sempre stato il mio sogno: contribuire alla ricostruzione di una con la quale ho legami personali», infatti la Sharapova è nata in Siberia ma ha sempre spiegato che i suoi genitori l'hanno concepita a Gomel, da dove fuggirono proprio a causa della tragedia nucleare. «Offrire a dei giovani gli strumenti dei quali hanno bisogno per realizzare i loro sogni, é una buona maniera per dimenticare l'eredità di Chernobyl - spiega la tennista - Aiutare le persone a prendere in mano il loro destino, è al cuore della missione dell'Undp e sono entusiasta per l'idea di vederne i risultati».
La Saharapova è quindi figlia di "profughi nucleari", nata nel 1987 a Nyagan, in Siberia, ed è cresciuta a Soci, sul Mar Nero, prima di raggiungere gli Usa per esplodere nella sua carriera sportiva. Nel 2004 ha vinto il torneo di Wimbledon ed è stata nominata "giocatrice dell'anno" dall'Associazione internazionale del tennis femminile. Nel 2006 ha vinto l'l'US Open e nel 2008, l'Open d'Australia. Nel 2007 è stata nominata ambasciatrice di buona volontà dell'Undp per sostenere gli Obiettivi del millennio per lo sviluppo, soprattutto nelle regioni contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl. Un impegno che, a differenza di altri sportivi che prestano la faccia ad iniziative umanitarie, sta svolgendo davvero sul campo e con la sua fondazione, mettendo davvero a disposizione della sua gente non solo la sua fama e il suo charme, ma soprattutto la sua intelligenza e un'immagine di successo ed impegno da parte di una star sportiva idolatrata dai ragazzi ed ammirata dagli adulti.