[12/08/2009] News

Dati ambientali nelle città: tutti i numeri dell'Istat

LIVORNO. L'Istat ha pubblicato il rapporto "Dati ambientali nelle città", un'indagine attraverso indicatori ambientali urbani che, oltre agli Uffici di statistica comunali, ha coinvolto altri organismi operanti sul territorio comunale dei 111 capoluoghi di provincia, oggetto dell'indagine. Uno spaccato pari al 6,6% della superficie italiana in cui risiede il 29,3% della popolazione (circa 17 milioni di persone).

Una realtà eterogenea con una densità media della popolazione pari a 885,9 abitanti per km2 che va dal massimo di Napoli con 8.257,8 abitanti per km2, al minimo di Tempio Pausania con 66,6 abitanti per km2di superficie comunale.
La fotografia degli indicatori ambientali nei 111 capoluoghi di provincia datata 2008 mostra in linea generale, sensibili miglioramenti rispetto all'anno precedente.

In positivo si evidenziano gli indicatori relativi alla contrazione della raccolta totale dei rifiuti urbani (-1,1%), l'aumento delle quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato (+3,0 punti percentuali) e della domanda di trasporto pubblico (+2,2%), nonché una riduzione del consumo d'acqua per uso domestico (-1,9%).

Di contro, nell'ultimo anno, cresce il numero di motocicli per mille abitanti (+3,7%), mentre una variazione meno sensibile si registra per il tasso di motorizzazione (+0,2%).
In aumento anche il consumo domestico di energia elettrica (+0,7%) e di gas metano per uso domestico e per riscaldamento (+7,7%) . E pressoché costante (+0,03 punti percentuali) risulta la densità di verde urbano.

Nel 2008 pare migliorata anche la qualità dell'aria, fatta eccezione per il livello di PM10 (particolato con diametro inferiore a 10 micron) per cui il numero di giorni di superamento rimane ancora elevato rispetto a quello previsto dalla normativa. Nei 100 comuni che effettuano anche il monitoraggio di questo parametro, le centraline di qualità dell'aria hanno segnalato mediamente un numero massimo dei superamenti del limite pari a 60,6 giorni, con un decremento del 16,8% rispetto all'anno precedente, ma sempre molto al di sopra dei 35 consentiti.

Secondo il sistema degli indicatori utilizzati (il Dpsir che considera lo stato, gli impatti, gli effetti di questi e le risposte date in termini amministrativi per mitigarli) si evidenzia che nel 2008 sono cresciuti gli interventi di tutela ambientale messi in atto dalle amministrazioni pubbliche : sono 102 i capoluoghi di provincia che dispongono di centraline fisse per il monitoraggio della qualità dell'aria (rispetto al 2007 si aggiunge Enna); aumentano, rispetto all'anno precedente, i comuni dotati di una zonizzazione acustica del territorio (+7,9%), di un piano energetico comunale (+16,7%), di un censimento del verde urbano (+2,5%), e il numero dei comuni nei quali tutta la popolazione è servita dalla raccolta differenziata dei rifiuti (+2,2%). Rimangono invece stabili, rispetto al 2007, sia i comuni che hanno approvato un piano urbano del traffico sia quelli che dispongono di un piano del verde urbano.

Un miglioramento si è evidenziato anche sulle tematiche energetiche con un maggior ricorso al teleriscaldamento (adottato da 23 comuni contro i 7 del 2000) e l'installazione di pannelli solari termici sugli edifici pubblici, (in 46 comuni, contro i 3 del 2000) e ai pannelli fotovoltaici (61 comuni, quando nel 2000 solo Palermo adottava tale soluzione).

La classifica generale dei più virtuosi, fatta da Istat, vede Trento, Venezia e Bologna occupare, per il terzo anno consecutivo, i primi tre posti della classifica dei comuni più rispettosi delle compatibilità ambientali, e al quarto posto si colloca Foggia, grazie all'approvazione nel 2008 del piano energetico e nel 2007 del piano urbano del traffico, oltre ad un incremento di due punti percentuali della raccolta differenziata.

Rispetto al 2007 guadagnano posizioni i comuni di Terni, Forlì, Villacidro, Reggio nell'Emilia, Ferrara, Perugia, Piacenza, Alessandria, Tortolì, Salerno, Pesaro, Rovigo, Trieste e Mantova.
Terni, che si attesta in sesta posizione dopo Biella, si pone in evidenza per l'approvazione della zonizzazione acustica, per il controllo di altri tre inquinanti dell'aria, per un aumento di quattro punti percentuali della raccolta differenziata accompagnata dalla riduzione di 25 kg per abitante del totale dei rifiuti raccolti.

Ferrara risale di ben 35 posizioni a seguito dell'approvazione della zonizzazione acustica del territorio, del monitoraggio di altri quattro inquinanti atmosferici, dell'aumento di tre punti percentuali della quota di raccolta differenziata e della riduzione delle giornate di superamento del limite per il PM10.

Nella classifica del 2008 perdono diverse posizioni i comuni di Ascoli Piceno, Napoli, Grosseto, Bari, Isernia, Reggio di Calabria, Taranto, Caltanissetta, Pisa, Lanusei, Brindisi e Caserta.
Brindisi è la città che perde più posizioni in assoluto a causa della riduzione della quota di raccolta differenziata ( meno due punti percentuali), in un contesto in cui la media degli altri comuni cresce di tre punti e per la riduzione del controllo degli inquinanti atmosferici che passa da 11 a 6.
Arretra in graduatoria anche Napoli a causa del notevole inquinamento da PM10, che passa dai 43 superamenti giornalieri nel 2007 ai 135 nel 2008, mentre il comune di Massa si conferma all'ultimo posto. 

Torna all'archivio