[29/06/2010] News toscana

Depuratore di Firenze: la provincia esprime soddisfazione per il suo completamento

FIRENZE. E' stato approvato oggi dall'amministrazione provinciale di Firenze il protocollo d'intesa tra Regione Toscana, Autorità di Ambito n° 3 Medio Valdarno, provincia di Firenze, comuni di Firenze e Scandicci e Publiacqua,  per la realizzazione dell'emissario in riva sinistra d'Arno a Firenze. Si tratta del "tubone" che permetterà di completare il sistema di depurazione della città. «Con questo atto Palazzo Medici Riccardi si impegna a fare la propria parte per il perseguimento del fondamentale obiettivo di realizzare in tempi rapidi un'opera che finalmente superi una situazione non più accettabile né dal punto di vista ambientale né da quello del rispetto delle normative comunitarie, statali e regionali» ha dichiarato l'assessore provinciale all'ambiente Renzo Crescioli. La realizzazione dell'emissario consentirà entro il 2014 di portare al depuratore di San Colombano gli scarichi della città di Firenze, per un totale di 120.000 abitanti/equivalenti (più 20.000 del comune di Bagno a Ripoli). Secondo il protocollo d'intesa, la provincia di Firenze si impegnerà a svolgere con la massima sollecitudine gli atti ad essa spettanti necessari per la realizzazione dell'opera, in particolar modo per ciò che riguarda le caratterizzazioni e le bonifiche dei terreni dove deve passare l'infrastruttura, terreni in cui sono stati sepolti  rifiuti di vario genere. Questo è anche uno dei motivi che vedranno completare l'opera con oltre dieci anni di ritardo.

«La realizzazione dell'emissario ci consentirà di ridurre il carico inquinante dei corpi idrici, tutelando in primo luogo l'Arno e consentendoci di ottimizzare l'uso della risorsa idrica, anche attraverso il riutilizzo delle acque reflue. Un passo nella direzione della tutela di un bene comune fondamentale come l'acqua, che è nostro dovere trasmettere integro e non contaminato alle generazioni future» ha concluso Crescioli.

Oltreché sui ritardi, sui costi dell'opera sono state sollevate osservazioni polemiche anche dal partito dell'assessore Crescioli (Sel). Si parla di un investimento di oltre 70 milioni di euro,  di cui circa 35 serviranno per la costruzione del tubone (la cui lunghezza è di 7 Km), e l'altra metà per bonificare i terreni. Sinistra ecologia e libertà fa osservare che il piano di spesa previsto nel 2000 era di circa 28 milioni di euro, e quindi l'aggravio rispetto alle spese preventivate è di circa 43 milioni di euro. Una parte (pare 20 milioni di euro) sono serviti per lo smaltimento dei rifiuti, ma è ancora presente un bel "rialzo" rispetto alla cifra di partenza. Ma al di la di questo è necessario capire quanto pagheranno i cittadini a cui, in base alla normativa vigente, dovrebbe essere addebitata l'opera ma non la bonifica e i costi di ritardi ed inadempienze.

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