[01/07/2010] News
ROMA. Oggi in Commissione ambiente della Camera inizia l'esame di una proposta di legge "Disposizioni per accelerare la definizione delle pratiche di condono edilizio al fine di contribuire alla ripresa economica" a firma dei deputati del Pdl Stasi, Cesaro e Petrenga, secondo il responsabile per la Green economy del Pd, Ermete Realacci, «In questa maggioranza c'è chi ha un'attrazione fatale per l'abusivismo e l'illegalità. Un vero e proprio scempio che, come sottolinea anche l'ufficio studi della Camera nel documento per l'istruttoria legislativa, darà vita ad una sorta di condono edilizio infinito. Il cuore della proposta di legge è, di fatto, quella di riaprire i termini, tutti ovviamente scaduti dei precedenti condoni edilizi per lo svolgimento delle procedure amministrative connesse. Un mostro legislativo, che come se non bastasse, e sempre a detta dell'ufficio studi di Montecitorio, presenta anche elementi di incostituzionalità perché circoscrive la possibilità dei comuni rispetto alla possibilità di rigetto del condono e stravolge la procedura del silenzio assenso».
Insomma, quello che Tremonti aveva annunciato non ci sarebbe stato nella legge Finanziaria "lacrime e sangue" i suoi colleghi di maggioranza lo presentano come una nuova proposta di legge sul condono edilizio e così da "una tantum" si passa all'eternizzazione della deregulation urbanistica, quello del condono è ormai un basic instinct dei governi di centro-destra, quasi un stinto compulsivo seriale di ogni legislatura in uno dei Paesi del mondo a maggior rischio di terremoti, eruzioni, frane e alluvioni. Niente sembra essere in grado di fermare le fantasie cementificato rie dei parlamentari: né il terremoto dell'Aquila, né le frane di Ischia e della Sicilia, né una regione che slitta a mare come la Calabria, né le alluvioni in Toscana. Non fa paura nemmeno il risveglio atteso del Vesuvio...
Oggi della cosa se ne occupa anche Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera con un lungo pezzo il cui incipit lascia spazio a poche speranze e lascia pochi dubbi sulle origini "culturali della proposta: «E due. Dopo il tentativo di dieci giorni fa,fatto per tastare il terreno e così osceno da essere immediatamente scaricato dallo stesso Pdl, rispunta fuori una sorta di "condono dei condoni". Per iniziativa di tre deputati. Tutti e tre campani, pidiellini, vicini al chiacchieratissimo sottosegretario Nicola Cosentino. Della serie: come volevasi dimostrare...».
Realacci sottolinea che «Dal decreto sulle intercettazioni, che se non vorrà modificato, così com'è, renderà molto più difficile contrastare le ecomafie e i crimini ambientali, a queste continue incursioni per aprire il varco a nuovi condoni, la maggioranza continua a mandare pericolosi segnali di tana libera tutti al Paese, che alimentano gli appetiti illegali e rischiano di regalare al nostro fragile territorio altre colate di cemento illegale. L'Italia ha pagato all'abusivismo edilizio un tributo troppo alto in termini di vite umane e di scempio del territorio. Cercheremo di fermare in tutti i modi questa assurda ipotesi di fare cassa a danno a dei comuni e dei cittadini onesti».