[07/07/2010] News toscana
FIRENZE. E' stata bocciata ieri una mozione del Gruppo Spini presente in Consiglio comunale a Firenze, che chiedeva all'amministrazione di orientarsi nella programmazione del rinnovo del proprio parco mezzi, esclusivamente verso l'acquisto di veicoli ad emissioni zero, ibridi e comunque con emissioni inferiori ai 120 g CO2/Km.
«E' stata bocciata la possibilità di sollecitare i consiglieri nominati nelle aziende partecipate dal comune- ha dichiarato il consigliere del Gruppo Spini Tommaso Grassi- ad adoperarsi affinché fosse presa in considerazione l'opportunità di utilizzare per le proprie attività mezzi ad emissioni zero o ibridi, anche in forme consorziate tra aziende o tramite presa a noleggio di tali mezzi ed infine a sollecitare le aziende municipalizzate e le aziende di trasporto pubblico, nel rinnovo del parco veicolare, ad includere nel costo totale di vita dei mezzi da acquistare il livello di consumo energetico, di emissioni di CO2 e di emissioni inquinanti, così come previsto dalle tabelle 1, 2 e 3 della Direttiva del Consiglio dei Ministri».
Stante la necessità di razionalizzare i costi, si chiedeva in sostanza di estendere la valutazione per l'acquisto di nuovi mezzi a parametri collegati alla qualità dell'ambiente e alla salute dei cittadini e non solo ai semplici costi economici. «Il bilancio economico dell'Ente, purtroppo non tiene conto dei costi indiretti che una scelta come quella dell'acquisto di mezzi inquinanti comporta rispetto all'uso di mezzi ecologici- ha continuato Grassi- ed è quindi palese che la scelta da noi avanzata potrebbe portare un aumento, seppur lieve, dei costi, o a parità di investimento un minor numero di mezzi sostituiti, che comunque potrebbe essere compensato da una riduzione del numero complessivo. Credevamo e continuiamo a credere che l'uso da parte del comune di mezzi ecologici ad emissioni zero non possa essere limitato o persino scartato in nome di politiche, forse immediatamente più economiche per il bilancio del solo comune, ma che vanno ad incidere sulla salute dei cittadini e sulla tutela dell'ambiente. Ci domandiamo- ha concluso Grassi- dove sia finito il dichiarato ambientalismo della maggioranza e di Renzi».