[08/07/2010] News toscana

Arpat precisa il suo operato in merito alle grandi opere dell'area fiorentina

FIRENZE. L'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, ha fatto il punto sulla sua attività di controllo sui cantieri per la realizzazione dell'alta velocità ferroviaria nel nodo fiorentino, in seguito ad alcune polemiche emerse sulla stampa. Arpat ha spiegato che interviene sulle grandi opere con due modalità distinte: di controllo e vigilanza del rispetto della normativa ambientale e a supporto tecnico agli appositi organismi (Osservatori ambientali, Oa) previsti per la verifica del rispetto delle prescrizioni contenute negli atti finali delle procedure di Valutazione di impatto ambientale (VIA) e di quelle autorizzative. Inoltre l'esperienza sulle grandi opere ha favorito lo sviluppo di azioni preventive e di controllo delle fasi della cantierizzazione: ad esempio per il Nodo di Firenze sono stati predisposti documenti specifici come le "Disposizioni speciali per le imprese", che sono andati a costituire elementi qualificanti dei dispositivi d'appalto. L'Agenzia ha poi colto l'occasione per fare il punto sullo stato attuale del Nodo di Firenze. Per la  Stazione vecchi macelli, sono in corso le opere propedeutiche alla cantierizzazione vera e propria mentre per Campo di Marte, sono già cantierizzati e iniziati i lavori per la realizzazione del pozzo di ingresso della talpa.

«Per quanto riguarda l'operato di Arpat nello specifico dell'area fiorentina- spiegano dalla Direzione dell'Agenzia- il  Servizio sub provinciale Firenze sud-est effettua il controllo connesso alla gestione delle terre e rocce da scavo, rifiuti, scarichi, polveri ecc.. e collabora con l'Area Via Vas Gim relativamente al proprio ambito di competenza; il Dipartimento provinciale di Firenze effettua il controllo dell'inquinamento acustico e vibrazioni delle infrastrutture di trasporto, compreso i cantieri, e fornisce contributi istruttori all'Area Via Vas Gim relativamente agli ambiti ambiente idrico superficiale, ambiente idrico sotterraneo, rumore e vibrazioni, atmosfera; l'Area Via-Vas Gim della Direzione tecnica, insieme ad Ispra (l'agenzia nazionale per la protezione ambientale), ha il compito di fornire supporto all'Osservatorio ambientale». Per quanto riguarda il personale dedicato a questo tipo di controlli (tra l'altro argomento delle suddette polemiche di stampa) Arpat precisa: «Le risorse impiegate nell'anno 2009 dal Dipartimento provinciale di Firenze e dal Servizio sub provinciale Firenze - Sudest, solo per le grandi opere dell'Area fiorentina sono stimabili in circa 3 unità equivalenti di personale a tempo pieno (più il personale di laboratorio), corrispondenti a frazioni distribuite su un numero di operatori ben superiore (una ventina ). L'Area Via Vas Gim utilizza complessivamente per le grandi opere sulla provincia di Firenze circa 4 unità di cui 2 per il Nodo».

La Direzione dell'Agenzia ha poi tenuto a sottolineare che «Arpat non è l'unico soggetto che abbia competenze riguardo alla verifica della corretta realizzazione delle grandi opere. La complessità legata alla loro cantierizzazione, è tale da richiedere un'azione sinergica di tutti i soggetti coinvolti che abbiano competenze nel rilascio di autorizzazioni, nel controllo della sicurezza sui cantieri e della viabilità, riguardo alle interferenze con gli edifici, nonché sulla tutela della salute (provincia, comuni Azienda Usl, ecc.). E', perciò, auspicabile che si possano migliorare il coordinamento e le sinergie fra questi soggetti, nel rispetto delle reciproche competenze».

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