
[12/07/2010] News
LIVORNO. Eyes on the Forest è una coalizione di tre associazioni ambientaliste di Riau, una provincia di Sumatra, in Indonesia: Tesso Nilo Programme, del Wwf Indonesia, Jikalahari (Forest Network Riau Rescue) e Walhi Riau (Amici della Terra Indonesia), che dal dicembre 2004 indagano sullo stato delle foreste di Riau e su chi le sta distruggendo. Il problema è drammatico, visto che le foreste naturali di Riau sono liquidate ad una velocità mai conosciuta: nel 1990 il 63% di Riau era coperto da foreste naturali, nel luglio 2004 ne era rimasto solo il 36%. Incendi boschivi, conversione delle foreste e concessioni per il legname stanno causando gravi danni ad ecosistemi delicatissimi e spesso si tratta di attività illegali e a volte vengono violati i diritti delle comunità locali.
L'ultima drammatica conferma viene dal rapporto "Business as Usual in Riau, Sumatra: Pulp Industry Continues Clearance of Natural Forest" che Eyes on the forest e Forest found hanno presentato nei giorni scorsi a Pekambaru, in Indonesia che dimostra come due tra le più grandi industrie mondiali della carta, l' Asia Pulp & Paper (App) di Shanghai e l'Asia Pacific Resources International Limited (April) di Singapore siano coinvolte nella deforestazione di una riserva della biosfera dell'Unesco di Giam Siak Kecil-Bukit Batu, uno degli ultimi habitat della tigre di Sumatra.
L'inchiesta di Eyes on the Forest è supportata da prove fotografiche inconfutabili che contraddicono clamorosamente le impudenti campagne "ambientaliste" di App e April. Nel 2009 e all''inizio del 2010 le attività delle due società hanno cancellato vaste aree di foresta pluviale tropicale e drenato torbiere, hanno distrutto aree ad altissima biodiversità, aree di torbiere protette, isole minori della provincia e i mezzi di sussistenza delle comunità forestali e gli habitat di specie minacciate di estinzione.
L'App ha addirittura drenato le torbiere e raso al suolo grandi aree di foresta nella Riserva della Biosfera dall'Unesco, mentre pubblicizza in tutto il mondo il suo pieno sostegno per la riserva. La filiale indonesiana della multinazionale cinese ha devastato gli habitat cruciali della tigre di Sumatra in pericolo di estinzione, facendo crescere il conflitto mortale tra uomini e tigri in cerca di spazio e cibo, intanto, in occasione dell'anno della Tigre, pubblicizza ampiamente il suo contributo alla salvaguardia delle tigri. App ha anche distrutto con i suoi tagli di legname l' High Conservation Value Forests che si era pubblicamente impegnata a proteggere, promuovendo nelle sue campagne di pubbliche relazioni il proprio impegno a proteggere le foreste ad alto valore di conservazione.
Anche April ha raso al suolo High Conservation Value Forests in torbiere profonde che il Wwf aveva chiesto alla compagnia di proteggere, per questo la multinazionale di Singapore ha rotto l'accordo con il suo certificatore internazionale, lo SmartWood Program di Rainforest Alliance, che ha tolto ad April la certificazione FSC Controlled Wood.
Secondo gli ambientalisti App e April con le loro attività illegali stanno minando il recente accordo tra l'Indonesia e la Norvegia «Per contribuire a ridurre significativamente le emissioni di gas serra causate dalla deforestazione, dal degrado delle foreste e della conversione delle torbiere». Le due società stanno riducendo letteralmente in polpa da carta il 5% delle foreste originarie ancora presenti nella provincia, il doppio della superficie della capitale indonesiana Giacarta, un rapporto del 2009 di sulle licenze annuali di taglio (Rkt) dimostrava che erano state rilasciate con volumi altissimi di estrazione di legname per ettaro. Secondo Eyes on the Forest «La maggior parte della distruzione di queste foreste di alta qualità si è verificato su terreni di torba profondi più di tre metri, in violazione della legge vigente». Il drenaggio dei suoli di torba e l'abbattimento delle foreste naturali sono stati la principale fonte delle enormi emissioni di gas serra in Indonesia enormi di gas serra.
Secondo Ian Kosasih, del Wwf Indonesia, «App e April stanno minando l'impegno del nostro presidente per ridurre le emissioni del Paese fino al 41%. Invitiamo App e April a smettere immediatamente di utilizzare qualsiasi legno legato alla conversione della foresta pluviale tropicale e al drenaggio delle torbiere».
Le due multinazionali asiatiche sono accusate di fare un brutale greenwashing: entrambe pubblicizzano da anni la loro decisione di non utilizzare più dal 2009 la fibra naturale delle foreste per produrre la pasta. Ma Eyes on the Forest svela che nel 2009 hanno acquisito le licenze per radere al suolo la foresta di Riau che da sola può rappresentare il 40% delle materia prima di cui ha bisogno l'App e l''84% del fabbisogno di April.
"I clienti dovrebbero prendere le intense azioni di greenwashing di entrambe le società esattamente per quello che sono: costosi PR che hanno progettato acrobazie per ingannare il mondo», ha detto Santo Kurniawan, il coordinatore di Jikalahari, una rete di Ong di Riau .
Nel suo recente accordo con la Norvegia, il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono si è impegnato per una moratoria di due anni su tutte le nuove concessioni per la conversione delle torbiere e le foreste naturali, a partire dal gennaio 2011. Eppure, subito dopo l'impegno preso ad Oslo, il ministero indonesiano delle Foreste ha rilasciato nuove autorizzazioni per drenare le torbiere profonde e per radere al suolo le foreste primarie di Riau. «Le nuove licenze rappresenterebbero fino al 29% e 50% del fabbisogno di materie prime da macero per App e April a Riau - dicono gli ambientalisti - App e April sembrano avere una gran fretta di cancellare le foreste di Riau prima dell'inizio della moratoria mettendo il presidente in una posizione molto imbarazzante. Questo è proprio quello che temeva quando ha parlato con i media, subito dopo la firma degli accordi di Oslo nel maggio di quest'anno. Sembra che l'annuncio della moratoria sia stato un chiaro segnale per cancellare le foreste ancora di più velocemente».
Kurniawan non ci sta: «Chiediamo al ministero di adeguarsi allo storico impegno nostro presidente di ridurre le emissioni di carbonio in Indonesia, ritirando tutte le nuove licenze di taglio annuali. Da quando è stato firmato l'accordo con la Norvegia molti nel mondo hanno messo in dubbio che l'Indonesia facesse sul serio e credono che il business-as-usual continuerà. Dimostriomo loro che si sono sbagliati».
Secondo Hariansyah Usman, di Walhi Riau, «Le compagnie affiliate ad App e April affiliate continuano a cancellare le foreste naturali e a drenare le torbiere profonde, mentre i problemi della legalità delle licenze e la corruzione sono oggetto di indagine da parte della Corruption eradication commission indonesia e della task forces presidenziale. Chiediamo al nostro governo di sospendere tutte le licenze esistenti e di verificare la loro legalità e sostenibilità. Qualsiasi perdita di foresta in seguito alla concessione irregolare di una licenza è irreversibile e deve quindi essere evitata».