[13/08/2009] News

Mozambico: la raffineria si sposta per non danneggiare elefanti e biodiversità

LIVORNO. Sembrava tutto fatto e definito, il progetto era stato presentato in pompa magna a febbraio dal gigante petrolifero mozambicano OilMoz Lda che poi ha avviati o la realizzazione di una raffineria di petrolio da 8 miliardi di dollari.

Ma ieri, secondo il Mozambique Investor, dal governo di Maputo è arrivato uno stop sotto forma di pressante consiglio all'Oilmoz: spostate la vostra raffineria perché danneggia l'ambiente.

Si tratta di una decisione di non poco conto, anche dal punto di vista politico, visto che il fondatore della compagnia petrolifera è Leonardo Simao, l'ex ministro degli esteri del Mozambico ed esponente del Frelimo, il partito che ha guidato la lotta di liberazione dal Portogallo e al potere fin dal primo giorno dell'indipendenza.

Simao ha confermato tutto al Mozambique investor e ha spiegato che «Ci hanno detto che, a causa della vicinanza con il sito della Riserva degli elefanti di Maputo e della biodiversità della zona, non è possibile continuare a realizzare la raffineria in quest'area. Abbiamo deciso di trovare un'altra regione che non sia ambientalmente sensibile».

La Reserva especial de Maputo, che ospita più di 200 elefanti, fa parte della Lubombo transfrontier conservation area (4.195 km2), un progetto internazionale di salvaguardia che mette in rete e collega tra loro le aree protette di Mozambico, Sudafrica e Swaziland.

La raffineria sarà probabilmente spostata da Matutuine, a sud de la capitale mozambicana, a Marracuane, a 50 km a nord di Maputo.

Il progetto era stato presentato addirittura al World economic forum come una delle maggiori iniziative per l'indipendenza energetica dell'Africa e prevede, entro il 2014, una capacità produttiva di trasformazione di 350.000 barili di petrolio al giorno, posti di lavoro per 15.000 persone durante la fase di costruzione della raffineria e di altri 2.000 quando entrerà in servizio.

La raffineria sarà la prima del Mozambico indipendente, visto che quella esistente all'epoca del colonialismo portoghese è stata chiusa 24 anni fa, lasciando il Paese dell'Africa australe completamente dipendente dall'importazione di carburante e prodotti petroliferi raffinati.

L'impianto verrà realizzato da Oilmoz grazie a una partnership tecnica con Shell global solutions international BV, che ha progettato la raffineria che ora dovrà essere spostata altrove.

La Shell Global ha iniziato come consulente per la progettazione ma poi diventerà un partner tecnico per un periodo di 30 a 40 anni.

Quando il progetto è stato reso pubblico, il general manager della Shell per l'iniziativa, Robert Trout, ha sottolineato: «Abbiamo anche una vasta partecipazione al progetto. Non è un nostro progetto, ma si tratta di una partnership di lungo periodo tra la Shell e OilMoz. La Shell fornirà il petrolio greggio per l'impianto».

Secondo Simao la raffineria risulterebbe interamente di proprietà di investitori mozambicani, tra questi spiccano ambienti, organizzazioni ed imprese strettamente legati al governo del Frelimo: la Fondazione Joaquim Chissano, la compagnia petrolifera nazionale Petromachas, e la Pricewaterhouse Coopers LLP. I capitali necessari sono già stato forniti da investitori e banche.

 

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