[13/08/2009] News

Zanzare e turisti, la trappola mortale per la biodiversità delle Galapagos

LIVORNO Secondo uno studio pubblicato dalla Zoological society of London (Zsl) le zanzare regolarmente introdotte nelle isole Galapagos possono trasmettere  malattie potenzialmente letali per molte specie di fauna selvatica delle isole dalle quali 200 anni fa Darwin trasse ispirazione per la teoria dell'evoluzione. Si pensava che le zanzare Culex quinquefasciatus fossero state introdotte nell'arcipelago vulcanico al largo dell'Equador a metà degli anni '80 ma ora gli scienziati della Zsl, delle università di Leeds e Guayaquil, del Parque nacional de Galápagos e della Fondazione Charles Darwin, hanno dimostrato che la popolazione di zanzare già esistente sulle isole viene continuamente rimpinguata da altre immissioni accidentali provenienti dalla terraferma.  Le zanzare clandestine arrivano via aereo, con le merci via mare o con le navi da crociera che visitano le isole.

Arnaud Bataille, un ricercatore Leeds-Zsl del team che ha lavorato alle Galapagos, spiega sul sito della Zsl: «La nostre ricerche sono consistite nella ricerca di insetti negli aerei e nell'analisi genetica della popolazione di zanzara. La prima ci permette di quantificare il tasso di zanzare in arrivo su velivoli, e la seconda ci permette di stimare il numero di zanzare sopravvissute e la loro diffusione nelle isole, una volta arrivate nelle Galapagos. In media il numero di zanzare per aeroplano è bassa, ma ogni giorno dal continente arrivano molti aerei utilizzati dal settore turistico e le zanzare sembrano in grado di sopravvivere e di proliferare una volta che lasciano l'aereo».

La Culex quinquefasciatus è un importante vettore di malattie come l'influenza aviaria, il vaiolo aviario e la febbre del Nilo occidentale, e sono sempre più frequenti i casi di tartarughe giganti, iguane delle Galapagos , leoni marini e fringuelli di Darwin che si ammalano. Del resto, esiste già un preoccupante esempio dell'introduzione della Culex quinquefasciatus in un arcipelago molto lontano dal continente: il suo arrivo nelle Hawaii nel tardo XIX secolo ha avuto un effetto devastante sulle popolazioni di uccelli endemici di questo Stato insulare Usa del Pacifico: solo 19 delle 42 specie e sottospecie di honeycreeper (Drepanididae) hanno resistito all'arrivo delle zanzare nell'arcipelago, le altre si sono estinte anche a causa delle nuove malattie portate dalla zanzara

Andrew Cunningham, senior scientist alla Zsl ed uno degli autori dello studio, dice allarmato: «La nostra ricerca dimostra che tutto è pronto perché un simile disastro si verifichi alle Galapagos come è avvenuto nelle Hawaii. A meno che non siano forti ed immediate azioni di prevenzione, è solo una questione di tempo prima che la fauna selvatica delle Galapagos vada incontro allo stesso destino degli honeycreepers hawaiani».

Il dilemma è sempre lo stesso: per le Galapagos il turismo è una fonte di reddito vitale e fornisce finanziamenti anche al parco nazionale ed alla riserva marina che proteggono le isole e la loro fauna selvatica (e che a loro volta attirano il turismo), ma secondo la Zsl «Questa nuova ricerca mette in evidenza come il costo del turismo potrebbe essere superiore ai suoi benefici se la costante minaccia dell'introduzione di agenti patogeni della malattie rimane incontrollata».

Un altro autore dello studio, Simon Goodman della Leeds university's, evidenzia che «Pochi turisti riescono a realizzare l'ironia del fatto che il loro viaggio alle Galapagos potrebbe rendere più attuale il rischio di un disastro ecologico. Il fatto che fino ad ora non abbiamo assistito ad un serio impatto delle malattie nelle Galapagos è probabilmente solo una questione di fortuna. Il governo ecuadoriano ha di recente introdotto l'obbligo per tutti gli aerei in arrivo alle Galapagos di un trattamento insetticida, ma la sua efficacia non è stata ancora valutata, e misure analoghe hanno ancora bisogno di essere introdotte per le navi. Con un turismo che cresce così rapidamente, il futuro delle Galapagos dipende dalla capacità del governo ecuadoriano di mantenere la protezione delle isole e stringenti misure di biosecurity».

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