![](../_new/immagini/nrm/2009_08_13_13_31_54.jpg)
[13/08/2009] News
LIVORNO. Il nuovo standard "FairWild" ha dimostrato tutta la sua validità in Bosnia Erzegovina: il 12 agosto nel piccolo e tormentato Stato nato dalla divisione sanguinosa della Yugoslavia un gruppo di esperti in gestione sostenibile ha dato una convinta approvazione al nuovo standard di sostenibilità per la raccolta di piante selvatiche medicinali ed aromatiche, dopo che è stato testato per 18 mesi in Bosnia - Erzegovina con il progetto pilota "Wild Garlic Allium ursinum".
Il nuovo standard di qualità FairWild è stato elaborato attraverso la combinazione degli altri standard già esistenti nel settore e l'International standard for sustainable wild collection of medicinal and aromatic plants (Issc--Map), sviluppato recentemente da Traffic, Iucn e Wwf negli anni passati, un processo in gran parte finanziato dal Bundesamt für Naturschutz della Germania, mentre il ministero federale tedesco per la cooperazione economica e lo sviluppo sostiene il "Wild Garlic Allium ursinum" ed altri progetti pilota in tutto il mondo.
La Bosnia - Erzegovina è uno dei Paesi europei dove si raccolgono più piante medicinali e aromatiche selvatiche. Il progetto "Wild Garlic" (aglio orsino - Nella foto) è stato attuato a Vlasenica, nella parte orientale della Repubblica Srpska, la turbolenta repubblica serba che vorrebbe riunirsi a Belgrado, ed è uno dei sei progetti in tutto il mondo che provano sul campo l'applicazione del nuovo FairWild standard, per la raccolta di piante selvatiche medicinali ed aromatiche in maniera equa e sostenibile.
Venti esperti, compresi tecnici dei ministeri dell'ambiente, dell'agricoltura e foreste e della gestione delle acque, autorità forestali locali, raccoglitori di piante medicinali ed aziende di produzione, istituzioni accademiche e Ong si sono incontrati a sul monte Vlasic per discutere come fosse andato il progetto nei suoi primi 18 mesi di prova ed hanno concluso che è stato uno straordinario successo «grazie alla forte collaborazione dei soggetti interessati, comprese le autorità forestali regionali, le autorità di gestione delle risorse, le istituzioni scientifiche ed imprese come Elmar-doo - una a partner collecting company - che ha pienamente condiviso l'attuazione degli Standard FairWild e il monitoraggio continuo delle specie.
Anche Anastasiya Timoshyna, medicinal plants officer di Traffic per l'Europa, è soddisfatta dei risultati della sperimentazione: «Speriamo che il progetto Wild Garlic Bosnia ed Erzegovina serva come un modello di approccio che è ampiamente replicabile in tutta l'Europa sud-orientale».
Per gli esperti il FairWild standard rappresenta un mezzo valido per arrivare alla raccolta ed alla gestione sostenibile per le specie selvatiche di piante medicinali ed aromatiche ed incoraggia ad estendere lo standard ad altre specie in particolare per quelle che vengono definite in uno stato di conservazione preoccupante come l'elicriso (Helichrysum italicum) e la genziana maggiore (Gentiana lutea).
La commissione ha anche raccomandato che i principi della raccolta e gestione sostenibile s vengano inseriti nei regolamenti nazionali della Bosnia - Erzegovina ed ha incoraggiato il dialogo continuo tra i funzionari di governo, che stanno attualmente riesaminando la legislazione in materia di prodotti forestali non-legnosi, le imprese e le istituzioni scientifiche.