[14/07/2010] News
FIRENZE. Si è concluso a Bali il vertice internazionale per salvare la tigre. I rappresentanti governativi dei 13 paesi che ancora ospitano questo mammifero, hanno gettato le basi per il prossimo incontro intergovernativo che si terrà a San Pietroburgo in Russia.
«Anche se c'è ancora tanto lavoro da fare nelle prossime settimane, questo è stato un incontro decisivo in vista del vertice di S.Pietroburgo- ha dichiarato Massimiliano Rocco responsabile specie Wwf Italia - Questi 13 paesi hanno lavorato insieme per definire il piano internazionale ed i piani territoriali per fare si che si possa raddoppiare il numero di tigri allo stato selvatico entro il 2022, prossimo anno della tigre, un obiettivo cruciale e irrinunciabile per salvare questo animale dall'estinzione. I risultati di questo incontro forniranno quel pacchetto di impegni necessari affinché sia un vero successo il prossimo vertice in Russia previsto dal 15 al 18 settembre».
Le tigri non godono di buona salute: la popolazione globale allo stato selvaggio è ridotta a circa 3.200 individui. Tra le principali minacce il bracconaggio e il commercio illegale, la frammentazione degli habitat, la perdita delle prede. Mettere in pratica quanto previsto dai piani nazionali per salvare la tigre avrà un costo oggi stimato in almeno 356 milioni di dollari, cifra che non è alla portata dei soli Paesi in cui questo animale è presente.
«Ora che questi paesi hanno dimostrato la loro disponibilità ad agire, il successo finale del summit intergovernativo di San Pietroburgo dipenderà dal sostegno finanziario dell'intera comunità internazionale e dei paesi stessi che ancora ospitano la tigre, ma tutti dovranno contribuire a ciò anche Paesi come l'Italia che sono tra i maggiori consumatori delle risorse forestali di quei Paesi e pertanto coinvolti con le loro scelte nella conservazione di questa specie unica» ha concluso Rocco.
Tra gli impegni presi dai 13 paesi presenti a Bali che saranno messi sul tavolo per aprire la discussione in Russia: un accordo sull'importanza delle tigri per avere ecosistemi in buona salute; gli sforzi di conservazione della tigre sono in primo luogo una responsabilità nazionale, ma il "sostegno tecnico e finanziario della comunità internazionale" è ancora necessario per salvare le tigri selvatiche; i 13 governi dovranno collaborare su questioni che riguardano le tigri di là delle frontiere, anche garantendo la libera di movimento e la gestione delle aree comuni di conservazione della tigre; aumentare gli sforzi di contrasto per sradicare il bracconaggio, il driver principale della loro perdita e per ridurre il traffico di parti di animale; individuare e tutelare meglio gli habitat chiave, come le zone di riproduzione, quegli ambienti forestali che ancora oggi sono fortemente interessati dai processi di deforestazione per il legname o per fare nuove piantagioni di olio di palma.