[16/07/2010] News

L'Italia condannata dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea per la caccia in deroga in Lombardia

FIRENZE. Dopo la sospensione del dicembre scorso della legge regionale lombarda sulla caccia da parte della Corte di Giustizia dell'Unione Europea ora è arrivata la condanna definitiva per il nostro Paese. La motivazione riguarda la nostra normativa nazionale e regionale che consentiva la caccia a specie protette dalla direttiva uccelli in violazione delle norme comunitarie e delle convenzioni internazionali.

Nello specifico la sentenza dichiara che lo Stato italiano, ha istituito un procedimento di controllo di legittimità delle deroghe a livello regionale «sostanzialmente inefficace e intempestivo» mentre la Regione Lombardia ha autorizzato il prelievo venatorio in deroga di varie specie protette senza rispettare la Direttiva uccelli.

Grande soddisfazione per la notizia è stata espressa da parte del Wwf «La circostanza che la caccia ricada nella competenza esclusiva delle Regioni non può dispensare la Repubblica italiana dall'obbligo di garantire che le deroghe al regime restrittivo della caccia rispettino i requisiti e le esigenze posti dalla direttiva: e lo Stato italiano non è intervenuto per bloccare questa grave illegalità per molti, molti anni - ha dichiarato il presidente Wwf Lombardia Paola Brambilla- conseguentemente la Corte di Giustizia ha accolto il ricorso della Commissione, condannando l'Italia a tutte le spese del giudizio, comprese quelle della fase cautelare. Un'altra vergognosa condanna, che ricade sulle spalle di tutti i cittadini».

Secondo il Wwf le leggi regionali succedutesi ogni anno per dare vita ad una caccia in deroga di più di mezzo milione di piccoli uccelli in violazione alle direttive comunitarie, non riportano motivazioni sufficienti per spiegare le ragioni dei prelievi venatori in deroga per fringuello e peppola, passero d'Italia, passera mattugia e storno, e senza fornire alcuna indicazione sulle ragioni astratte e sui motivi concreti che renderebbero necessario il prelievo di alcuni esemplari di tali specie, né sull'assenza di altre soluzioni soddisfacenti.

Ora l'Italia ha modificato la propria normativa nazionale con la legge "comunitaria" n. 96 del 2010, ma -informano dal Wwf- è notizia di ieri che PdL e Udc in Regione Lombardia hanno presentato un nuovo disegno di legge per consentire anche nella prossima stagione la caccia in deroga.

Sulla questione è intervenuto anche Marco Ciarafoni, responsabile Biodiversità e politiche faunistiche del Pd e portavoce degli Ecologisti democratici: «L'Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia Europea per la cattiva applicazione delle deroghe venatorie in Lombardia avvenuta non in base a informazioni scientifiche e al principio della precauzione ma su calcoli fatti dall'Amministrazione. Ora la sanzione pecuniaria che è stata inflitta all'Italia la pagheranno tutti i cittadini, compresi quei cacciatori che chiedono certezza di diritto e avvertono, responsabilmente, la necessità di regole certe nel rispetto delle norme europee e compatibili con l'esigenza di tutela del patrimonio faunistico» ha concluso Ciarafoni.

 

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