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[19/07/2010] News
LIVORNO. I ministri dell'energia e dell'ambiente del Major Economies Forum (Mef), si incontrano oggi e domani a Washington per capire come lavorare insieme per sviluppare l'energia pulita, l'unica cosa che sembra ancora unire Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Italia, Messico, Norvegia, Russia, Spagna, Sudafrica , Svezia, e Stati Uniti di fronte alle difficili trattative sul clima dopo l'Accordo al ribasso di Copenhagen. L'iniziativa è stata voluta fortemente dal presidente statunitense Barack Obama alla ricerca di un sostegno internazionale alla sua iniziativa per creare posti di lavoro soprattutto nell'industria "verde". Il dipartimento dell'energia Usa ha sottolineato che «Il meeting di due giorni sarà caratterizzato da annunci di iniziative congiunte tra le grandi economie, che insieme rappresentano il 80% del prodotto interno lordo mondiale».
All'iniziativa sarà presente anche il nostro ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo che però sembra interessata più all'altro tema del meeting del Mef: la sicurezza nel nucleare, declinandolo semplicemente in nucleare puro e semplice. Infatti, se in un comunicato il ministero dell'ambiente sottolinea che «La riunione ministeriale, che punta a sviluppare piattaforme di cooperazione tecnologica tra le principali economie del mondo, è stata convocata su iniziativa del segretario Usa per l'Energia, Steven Chu. Al centro della conferenza il lancio di collaborazioni internazionali sulle nuove tecnologie destinate ad aumentare l'efficienza energetica, valorizzare il potenziale dell'energia solare, eolica e delle altre fonti rinnovabili, ridurre significativamente la dipendenza e l'inquinamento derivante dalle fonti fossili. Il ministro Prestigiacomo parteciperà domani 20 luglio alla conferenza stampa del Segretario per l'energia Chu, nel corso della quale verrà annunciata l'adesione del governo italiano alle iniziative Sled ed Edu», poi sottolinea che il nocciolo del viaggio americano della Prestigiacomo è atomico: «A margine dei lavori del Forum il governo italiano, alla presenza del ministro Prestigiacomo, attraverso l'Ispra (Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale), stipulerà con l'Agenzia governativa americana un trattato sulla sicurezza nel nucleare, il terzo che viene stipulato quest'anno dal governo italiano dopo quello con la Francia e la Slovenia».
La Prestigiacomo dopo il Mef farà visita a quello che un suo comunicato descrive come una specie di Mecca del nucleare Usa: «Mercoledì 21 luglio il ministro Prestigiacomo si trasferirà a Pittsburgh per visitare la sede di Westinghouse Electric Company, azienda leader mondiale nel settore della produzione di componenti per centrali nucleari. La Westinghouse ha perfezionato tecnologie diverse da quelle francesi che il ministro Prestigiacomo ha avuto occasione di visionare in occasione della visita alla costruenda centrale nucleare di Flamamville, in Normandia, lo scorso mese di giugno».
Il ministro afferma che «Si tratta di un appuntamento molto importante per l'Italia sia per il confronto internazionale che si svilupperà sulle diverse questioni afferenti l'energia, sia per il trattato sulla sicurezza nucleare che stipuleremo con gli Stati Uniti e che rappresenta un ulteriore passo in avanti verso la definizione di una via italiana al nucleare su cui il governo ha deciso di scommettersi. E' questo anche il senso della visita alla sede della Westinghouse che ci consentirà di approfondire tecnologie diverse da quelle utilizzate a Flamanville, in Normandia».
Annunciando il Mef il segretario al commercio Usa, Gary Locke, ha detto che «Lo sviluppo di energia pulita e di tecnologie a basso consumo energetico potrebbero stimolare la più grande opportunità economica del XXI° secolo. La gara è aperta per la quale paese diventerà l'epicentro della i clean energy innovation e la destinazione per i capitali, le imprese e i posti di lavoro che verranno con essa».
«I punti cruciali in discussione al Mef sono: gli standard di efficienza energetica , energia solare ed eolica, le modalità per fornire energia a chi non ce l'ha» ha detto David Sandalow, uno dei principali consiglieri del segretario Usa all'energia, ma Alden Meyer , direttore per la strategia e della politica della Union of Concerned Scientists pensa che questo ennesimo incontro non riuscirà a risolvere nessuna delle vere questioni che si presenteranno alla conferenza Unfccc di Cancun, tutt'al più dimostrerà che «E' possibile collaborare per fare qualcosa insieme, il che potrebbe migliorare l'umore dei negoziati».
Alla riunione mancheranno anche Paesi come l'Arabia Saudita e l'Indonesia e Barack Obama si presenterà di nuovo davanti ai grandi del pianeta senza essere riuscito a far approvare in Senato nemmeno una blanda versione del piano su clima ed energia che aveva già pronto un anno fa.