[19/07/2010] News
FIRENZE. La Cina da settimane è devastata da piogge torrenziali, che hanno provocato inondazioni e smottamenti che a loro volta sono stati la causa dei 146 morti registrati dall'inizio del mese (oltre una quarantina sono le persone disperse). La situazione è talmente critica che pare sia messa in crisi perfino la diga delle Tre Gole, il più grande sbarramento al mondo.
Il flusso enorme d'acqua che arriva con i fiumi tributari dello Yangtze, alimentano il corso d'acqua principale che poi preme sulla diga. Secondo il quotidiano ufficiale China Daily la situazione è peggiore di quella del 1998 quando 50mila metri cubi di acqua arrivarono alla diga e le alluvioni devastanti uccisero oltre 4mila persone e costrinsero 18 milioni di residenti a trasferirsi. Secondo le previsioni ufficiali, le piogge persistenti aumenteranno ulteriormente l'acqua in entrata: dai 53mila metri cubi al secondo di domenica, si passerà ai 66mila previsti per oggi, fino ai 70mila pronosticati per giovedì. Secondo i dati ufficiali l'acqua accumulata nel bacino ha raggiunto nel fine settimana i 147,3 metri di altezza, per cui la direzione della diga ha aperto al massimo le chiuse per farla fuoriuscire a un ritmo di 34mila metri cubi al secondo. La diga è progettata per immagazzinare 22mila milioni di metri d'acqua dello Yangtze, ma le continue precipitazioni iniziate all'inizio di luglio hanno elevato la massa a livelli inattesi.
Con i livelli di pioggia previsti, si attende che le acque raggiungano un massimo di 175 metri di altezza, altezza mai raggiunta prima e che costituisce il primo grande test dell'opera che ha cominciato a lavorare a pieno ritmo nel 2008. Pare che le opinioni sulla tenuta della diga delle Tre Gole, divenuta simbolo della grandezza della Cina e delle sue possibilità di sviluppo, siano ora contrastanti.