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[20/07/2010] News
LIVORNO. Il Centro mexicano de derecho ambiental (Cemda) attacca nuovamente la Secretaría de medio ambiente y recursos naturales (Semarnat, il ministero dell'ambiente del Messico) per aver autorizzato un progetto di trivellazione di 5 pozzi di petrolio nell'Area di protezione della flora e della fauna della Laguna de Términos, nello Stato sud-orientale di Campeche, proprio dove c'é un'importante bosco di mangrovie, protette dalla Ley de Vida Silvestre. Il governo ha praticamente autorizzato sé stesso, visto che la richiesta viene dall'impresa petrolifera statale Petróleos Mexicanos (Pemex) ed è praticamente la stessa respinta nel 2007 perché violava le normative ambientali.
Il Cemda spiega che «Questo progetto, denominato "Acondicionamiento de camino de acceso y pera del pozo Ribereño 1", per la perforazione dei pozzi Ribereño 33, 11, 31, 13 e 35 é parte di altri che sono stati presentati alla dependencia nel 2004, e per i quali la compagnia statale nonon ha rispettato termini e condizioni, per questo la loro ratifica é stata respinta nel 2007. Inoltre, la Comisión nacional de Áreas naturales protegidas (Conanp, che amministra Laguna de Términos, ndr), si é opposta al progetto, perché non dispone delle informazioni tecniche necessarie e viola la legislazione ambientale».
L'Área de Protección de Flora y Fauna Laguna de Términos (Apfflt), istituita nel 1994, si estende su 705.016 ettari che ne fanno l'area protetta più grasnde del Messico, e con la vicina Reserva de la Biósfera Pantanos de Centla, fa parte del maggior bacino idrico del Messico, un'estesa palude dove si confondono le acque dei fiumi e del mare, ma anche una vera e propria barriera naturale contro inondazioni ed uragani.
Il mangrovieto è un vero e proprio tesoro di biodiversità e rappresenta la nursery ideale per molte specie di pesci e crostacei e il sito di riproduzione per numerose specie di uccelli e rettili. Non a caso nella Laguna de Términos vive una delle ultime popolazioni di manati ed il mare che la circonda ospita la più grande concentrazione di delfini del Golfo del Messico.
Gli ambientalisti messicani dicono che il sito è essenziale per la conservazione delle mangrovie e che la richiesta della Pemex viola il decreto istitutivo dell'area di protezione di Laguna de Términos che proibisce le modifiche delle condizioni naturali degli acquiferi, dei bacini idrici e delle correnti.
Juan Carlos Cantú, direttore dei programmi dei Defensores de la Naturaleza - Defenders of Wildlife ha spiegato: «Ci troviamo di fronte ad un duplice atteggiamento del Sermanat che da una parte si strappa le vesti per una fuoriuscita di petrolio in un altro Paese, chiedendo giustizia per presunti impatti futuri, ma nel nostro Paese si dimentica della legislazione ambientale e della salvaguardia di specie minacciate, ignorando i pareri dei propri esperti, autorizzando illegalmente un progetto petrolifero in una zona protetta».
Le associazioni ambientaliste messicane chiedono al governo di favorire lo sviluppo di energie rinnovabili, di applicare il principio di precauzione e di conformarsi alla normativa ambientale, revocando subito alla Pemex l'autorizzazione a trivellare all'interno dell'area protetta di Laguna de Términos che è anche una zona umida protetta dalla Convenzione di Ramsar.