[20/07/2010] News toscana

Salta la gara di motonautica nel Santuario dei cetacei: il ministero dice no alla “Primatist Trophy 2010”

LIVORNO. La Direzione generale per la protezione nella natura ha detto no alla gara di motonautica "Primatist Trophy 2010" che avrebbe dovuto tenersi tra il 27 e il 30 luglio nelle acque toscane del Santuario internazionale dei Mammiferi martini Pelagos, tra l'Elba, Orbetello e l'Isola del Giglio.

Il ministero dell'ambiente richiama esattamente le preoccupazioni sollevate nei giorni scorsi da Legambiente e Wwf e i tipi di s disturbi a danno dei cetacei «espressamente vietate dall'art. 7 dell'Accordo per il Santuario Pelagos, dalle prescrizioni dell'Accordo Accobams e del Protocollo Spa/Bio della Convenzione di Barcellona» considerando, a differenza di quanto volevano far credere gli organizzatori, il Primatist TrophY 2010 ascrivibile alle "competizioni di imbarcazioni veloci a motore" espressamente vietate nel Santuario dalle legge di ratifica 391dell'11/10/2001.

Secondo il Ministero l'esame della richiesta della "Primatist" ha fatto anche emergere che la competizione si svolgeva, oltre che nelle acque del Santuario anche all'interno del mare del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano; che non si tratta di una competizione "ranking list" a livello nazionale o internazionale; che la velocità anche per le previste "gare di regolarità" raggiunge i 30 nodi  che mette in pericolo i cetacei per eventuali collisioni; che l'intervallo di partenza di 5 minuti tra un'imbarcazione e l'altra produrrebbe una vera e propria barriera acustica, per un raggio valutabile tra le 2 e le 5 miglia lungo le rotte percorse. Il ministero fa presente che durante i recenti monitoraggio 2009-2010 nell'Arcipelago toscano sono stati avvistati numerosi tursiopi e che quindi l'accordo del santuario Pelagos vada rispettato integralmente.   Per questo «Si esprime parere negativo allo svolgimento di detta manifestazione motonautica» e si chiede alla capitanerie di far rispettare il divieto.

«Giusta decisione - ha dichiarato il vice presidente di Legambiente Sebastiano Venneri -. Il ministro Prestigiacomo, attraverso una nota firmata dal direttore della ex Divisione X Dott. Oliviero Montanaro, ha voluto impedire l'ennesima beffa al santuario dei cetacei, già pesantemente minacciato dal passaggio di petroliere, dai pescatori abusivi, nonché dalle ipotesi di trivellazione e di realizzazione di una centrale nucleare a Pianosa. L'area marina protetta più grande d'Europa che ospita il maggior numero di cetacei dell'intero bacino mediterraneo merita, infatti, ben altro trattamento e tutela. Speriamo ora che la polemica sulla competizione nautica si chiuda qui e di non dover più sentir parlare di gare di velocità con mezzi a motore nelle aree marine protette. Sia invece questa l'occasione per intervenire concretamente per assicurare un futuro al santuario dei cetacei attraverso il corretto funzionamento del Comitato di Pilotaggio, l'Ente che dovrebbe gestire Pelagos, rimasto ancora sulla carta anche per le inadempienze del nostro Paese».

«Apprezzo che il Ministero non abbia autorizzato la gara di offshore nel santuario dei cetacei tra Toscana, Sardegna, Principato di Monaco e Francia.  Le aree protette si salvaguardano e non si trasformano in raduni di  motoscafi da 750 cavalli». Lo dichiara l'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini dopo aver appreso la notizia della mancata autorizzazione da parte del Ministero dell'ambente alla manifestazione.
«Adesso - continua Bramerini - mi auguro che il ministro Prestigiacomo si impegni a sbloccare velocemente  la "vacatio" che si è venuta a creare nell'organismo esecutivo della riserva, dove ormai da gennaio è scaduto il mandato di Philippe Robert, segretario della parte italiana del parco. A marzo il ministero aveva promesso di intervenire per garantire una sede e un supporto giuridico al Comitato di pilotaggio, come previsto dall'accordo firmato più di dieci anni fa. Aspettiamo ancora il suo intervento che sarebbe un segnale a riprova della volontà di tutelare  realmente la fauna della zona».

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