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[20/07/2010] News
FIRENZE. Il nostro Paese per quanto riguarda il governo e la gestione delle risorse idriche continua a raccogliere bocciature in Europa. La Commissione europea ha messo in mora il Governo italiano per il Dlgs.152/06, il cosiddetto "Codice per l'ambiente" in seguito ad un reclamo del Wwf Italia. In particolare, viene contestata la parte su "difesa del suolo, desertificazione e tutela delle acque", dalla definizione dei distretti idrografici, alle misure per garantire il "non deterioramento" dei corpi idrici, alle modalità di redazione dei piani di gestione di distretto idrografico.
Pare una bocciatura su tutta la linea che segue le richieste e le proposte continue del Wwf Italia al ministero dell'Ambiente affinché avviasse azioni correttive e integrative di quel decreto.
«Questo reclamo evidenza l'attenzione della Commissione europea per l'inadeguatezza dell'Italia nella tutela delle acque e anticipa le probabili sanzioni che subirà il nostro Paese a seguito degli incompleti Piani di gestione di distretto idrografico che sono stati redatti lo scorso anno - ha commentato Andrea Agapito, responsabile del Programma acqua del Wwf Italia - Le oltre un milione e 400mila firme raccolte per il referendum sull'acqua, la campagna Liberafiumi del Wwf per monitorare lo stato di salute dei nostri corsi d'acqua, le numerose istanze sul territorio per la tutela degli ecosistemi acquatici sono innanzitutto una disperata richiesta di attenzione affinché il nostro Governo consideri seriamente la gestione della risorsa idrica secondo principi di sostenibilità, solidarietà e di tutela».
I Piani di gestione dei distretti idrografici dovrebbero contenere i programmi e le misure per raggiungere gli obiettivi di qualità per tutti i corpi idrici entro il 2015 (salvo proroghe). Se questa notizia sarà confermata anche nelle sue conseguenze pratiche, i dubbi avanzati da molti che si potesse fare bene in pochi mesi un lavoro che doveva essere svolto in anni, trovano le giuste ragioni.