[21/07/2010] News toscana
FIRENZE. In Italia il settore che si occupa della gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (i cosiddetti Raee) nel 2009 ha fatto un balzo in avanti. Sono triplicati i quantitativi raccolti che passano da 65 milioni di Kg nel 2008 a 193 milioni. La media pro capite nazionale ha raggiunto 3,21 kg per abitante avvicinandosi al quantitativo indicato dalle normative (4 kg/abitante).
Nel contesto nazionale da segnalare la performance della Toscana: anch'essa triplica il quantitativo rispetto all'anno precedente e si attesta prima nel Centro Italia in questo settore. Questi i dati emergenti estrapolati dall'ultimo dossier 2009 realizzato dal Centro di coordinamento Raee insieme alla Regione Toscana e presentato oggi dall'assessore regionale all'ambiente, Anna Rita Bramerini, insieme al direttore del Centro di coordinamento, Fabrizio Longoni.
«Questi dati sono confortanti e ci dicono che i toscani, se messi nelle condizioni di operare bene, lo fanno- ha dichiarato l'assessore- ma, al tempo stesso è ancora molto il lavoro da fare. Per esempio è necessario estendere il numero delle strutture di raccolta, ancora insufficienti. Esiste, infatti, un problema di capienza in prossimità dei grandi negozi di elettronica ed elettrodomestici. E ancora troppi sono i rifiuti ingombranti che vengono abbandonati, accanto ai cassonetti quando va bene, o lasciati vicino a corsi d'acqua, o piazzali a creare vere e proprie discariche abusive. Ricordo che alcune componenti dei Raee sono rifiuti pericolosi che lasciati nell'ambiente possono creare problemi di inquinamento. Servono in questo senso più informazione e più sensibilizzazione, compito di cui anche la Regione Toscana si farà carico di portare avanti».
I numeri dei Raee toscani parlano da soli: 13.389.790 i chili raccolti nel 2009, un quantitativo tre volte superiore a quello dell'anno precedente (che era stato pari a circa 4,7 milioni di kg); la media pro-capite, 3,61 chili per abitante, è più alta di quella nazionale che si attesta sui 3,21 chili; 118 Centri di raccolta intercomunali che servono 226 Comuni, ovvero l'89,2% della popolazione residente.
«Il 2009 è stato un anno importante per tutto il sistema - ha dichiarato Longoni - un trend, questo, destinato a consolidarsi ulteriormente nel 2010 soprattutto con l'entrata in vigore della normativa relativa al ritiro "uno contro uno" che darà la possibilità ai consumatori di consegnare l'apparecchio elettronico usato direttamente al commerciante al momento dell'acquisto di uno nuovo».
A tal proposito Bramerini ha aggiunto « si tratta di un accordo importante atteso da tempo di fronte al però non possiamo tacere che restano comunque i problemi di fondo legati a una infrastruttura insufficiente, dato che ai comuni vengono posti in capo nuovi oneri senza prevedere le necessarie risorse». Appunto oltre alla raccolta di questa tipologia di rifiuti c'è necessità di un riciclo di alcune loro componenti e di avvio al corretto smaltimento per quelle non riciclabili.
Al di là degli accordi di filiera che sta facendo il Centro di coordinamento Raee anche con strutture estere, c'è necessità di avere impianti in Toscana per chiudere il ciclo: «intanto la Toscana è sede di un impianto storico quello di Tred Livorno che deve essere valorizzato - ha ripreso Bramerini - perché i rifiuti elettronici obsoleti non facciano troppi chilometri. Ma servono altri impianti: purtroppo come avviene in altri casi, anche per materiali affatto pericolosi, non riusciamo a collocarli sul territorio per l'opposizione locale e per la mancanza di coraggio della politica. Serve quindi una presa di responsabilità di tutti ed è necessario fare anche buona informazione».