[21/07/2010] News toscana
PORTOFERRAIO (Livorno). Dopo le vibranti proteste, le polemiche e le ridicole giustificazioni di questi giorni da parte degli organizzatori, per non turbare la quiete del Santuario dei Cetacei sono state annullate tutte le prove in mare della 20esima edizione del Primatist Trophy.
Oggi il sottosegretario all'ambiente Roberto Menia, rispondendo a una interrogazione dei senatori del Pd Francesco Ferrante, Roberto Della Seta e Raffaele Ranucci ha confermato che il ministero impedirà lo svolgimento del Primatist Trophy 2010, la gara di motonautica, prevista per il 27 luglio, che sarebbe dovuta partire da Porto Azzurro all'Elba per concludersi a Talamone, all'interno del Santuario Pelagos.
Per i tre senatori «Senza dubbio l'impegno del ministero è una buona notizia per l'area marina più grande d'Europa , che arriva dopo le proteste delle associazioni ambientaliste, Legambiente in primis, e dopo che il Pd aveva sollevato la questione. Far svolgere una gara motonautica con imbarcazioni veloci nel santuario Pelagos, sarebbe stato un vero azzardo, col rischio concreto per le barche di impattare con i cetacei che nuotano in quei tratti di mare. Inoltre autorizzando il Primatist Trophy si sarebbe abbattuta l'unica prescrizione ufficiale, in un quadro di vincoli molto blandi, a tutela dell'area marina che ospita il maggior numero di cetacei dell'intero bacino mediterraneo».
Per gli esponenti del Pd «Rimangono però inevase due domande fondamentali sul ruolo e sul futuro del Santuario. Infatti il Ministero non ha riferito perché ancora non è in grado di garantire una sede e un supporto giuridico al Comitato di pilotaggio, l'organo che deve gestire il parco marino e perché il Segretariato generale del parco, la cui sede a Genova è desolatamente vuota, non è ancora in funzione mentre, come previsto dagli accordi internazionali, il governo francese ha già provveduto a indicarne il Segretario».
In questa intricata vicenda fanno quasi tenerezza gli organizzatori del "Primatist Trophy" che in un comunicato fanno come quello che cadde da cavallo e disse che tanto voleva scendere e annunciano che il trofeo, che cercano di derubricare a passeggiata marittima tra amici nonostante il pomposo titolo di "Campionato continentale Primatist e Coppa "Gazzetta dello Sport" e Trofeo Pininfarina, non si terrà più. La confusione politico-organizzativa sembra elevata: «Gli organizzatori della manifestazione, a fronte della strumentalizzazione in atto da parte di verdi ed ambientalisti, hanno deciso di annullare tutte le prove in mare previste sulle acque dell'Argentario e dell'Arcipelago toscano. Salta completamente la prima giornata dell'Elba per motivi logistici, confermate a Porto Ercole e a Talamone solo le serate e le prove a terra. Una decisione sofferta arrivata dopo una serie di fraintendimenti volutamente generati dal fatto di considerare l'evento una vera e propria gara di Off-Shore inquinante ed altamente dannosa. Il Trophy è invece un happening che, soprattutto negli ultimi anni, ha la connotazione di un raduno sportivo con famiglie a seguito con barche da turismo che affrontano prove di regolarità, il tutto assimilabile all'uso diportistico delle imbarcazioni. Ogni giornata si conclude con una festa all'insegna del buon umore: questo è il Primatist Trophy in buona sostanza».
A dire la verità i Verdi in questa vicenda non hanno avuto praticamente nessun ruolo e il divieto non è venuto certamente dagli ambientalisti, ma dal governo di centro-destra che ha preso atto dell'incompatibilità dalla manifestazione con le regole del Santuario dei cetacei, anche le foto inequivocabili delle foto delle imbarcazioni in gara nelle passate edizioni, fornite dagli stessi organizzatori, non devono aver contribuito a tranquillizzare il ministero.
Invece la nota di Marco Abbate di Primatist dice: «Ci vediamo costretti a chiarire con una presa di posizione ufficiale. Evidentemente sono state dette e scritte tante inesattezze atte a screditare la nostra manifestazione, dunque per sgomberare il campo da ogni tipo di equivoco, abbiamo deciso di annullare qualsiasi prova in mare per rispetto al Santuario dei Cetacei anche se non capiamo fino in fondo la differenza tra l'uso fatto delle imbarcazioni durante il nostro raduno e qualsiasi uso diportistico e chiediamo scusa per il disturbo arrecato, anche in considerazione del fatto che Primatist è una realtà che guarda con molta attenzione al rispetto dell'ambiente. Infatti, è l'unico cantiere nautico ad aver fatto campagne contro l'abbandono degli animali in estate; abbiamo sperimentato l'uso di pannelli salari; abbiamo integrato la carena delle nostre barche con una nuova propulsione per ridurre l'impatto ambientale; stiamo installando pannelli solari sopra i tetti dei nostri cantieri per ridurre l'impatto di emissione di Co2 durante il ciclo di produzione del nostro prodotto; da anni utilizziamo delle shopper in tela e non in carta o plastica durante le fiere».
Siamo cioé alle solite le buone pratiche "normali" che vengono scambiate per benemerenze ambientali e che dovrebbero autorizzare a fare ciò che ad altri non è concesso. Che la concezione dell'ambiente di Abbate sia abbastanza singolare (ma forse molto comune alla nostra classe imprenditoriale che scambia spesso il giardinaggio e l'amore per gli animali domestici con la tutela dell'ambientee lo sviluppo sostenibile) lo si capisce dal proseguo della nota stampa: «Tenuto conto della nostra sensibilità verso l'argomento e dell'impatto mediatico che la nostra manifestazione genera da anni, sarebbe stato bello che chi ha così a cuore il Santuario dei Cetacei avesse approfittato del Trophy per farlo conoscere ed amare dal grande pubblico visto che tante persone in Italia non ne conoscono neanche l'esistenza. Io per primo mi scuso per la mia ignoranza anche se forse sarebbe meglio parlare di disinformazione: è troppo facile urlare a posteriori piuttosto che fornire informazioni parlandone prima. Saremmo stati disposti ad aiutare e a farci portavoce di questo messaggio positivo a tutela della natura anche percorrendo a 5 nodi tutta l'aria interessata, magari organizzando una prova fotografica per i nostri partecipanti. Sono molto dispiaciuto che ci sia stato un simile fraintendimento ma, prima di alzare vessilli e strumentalizzare, si poteva chiedere e cercare di capire. Siamo amareggiati anche nei confronti di chi ha creduto nella nostra manifestazione, come la Sardegna che, per innumerevoli edizioni, ci ha ospitati e sarebbe stata felice di averci ancora lì quest'anno. Infatti Primatist in Sardegna non si limita ad usare le barche, ma ha aperto due stabilimenti della propria produzione. Questo fa capire il livello strumentale: la nostra comunicazione già da tempo ha contribuito a promuovere le località interessate ed in cambio abbiamo ricevuto questo trattamento che evidentemente non meritavamo».
Forse anche informarsi su vincoli, competenze e luoghi prima di partire e organizzare, non sarebbe male...