[21/07/2010] News

Il Venezuela ha cominciato a costruire il suo primo parco eolico

LIVORNO. Sono iniziati nella penisola di Paraguaná, nello stato nord-occidentale di Falcón, i lavori del primo parco eolico del Venezuela che entro il 2011 dovrebbe essere in grado di avere pale eoliche per 100 MW. Il materiale proveniente dalla Spagna sta arrivando trasportato dai cargo della ex Astilleros Navales de Venezuela (Astinave) oggi Pdvsa Naval, e la costruzione delle prime pale è iniziata.

Il governo socialista-bolivariano di Caracas ha investito 587 milioni di bolívares (circa 180 milioni di dollari) in una struttura che occuperà 575 ettari nell'area di Amuay del municipio di Los Taques, progettata dalla Nueva Pdvsa, il braccio che si occupa di energie rinnovabili della compagnia petrolifera statale Petróleos de Venezuela (Pdvsa).

Il gestore del progetto Parque Eólico, Héctor González, ha spiegato all'Agencia Venezolana de Noticias (Avn) che «Il parco eolico conterà 76 generatori alti 70 metri, da 1,32 MW l'uno, che saranno installati in due fasi: 24 nella prima ed i restanti 52 in una seconda tappa. Attualmente siamo nella fase 1, che consiste nella costruzione, installazione e montaggio di primi 24 aerogeneratori, che sono stati realizzati in Spagna. La prima fase potrebbe essere conclusa nel primo semestre del 2011, con la quale produrremo i primi 30 MW. Gli altri 70 MW cominceranno ad essere prodotti a fine 2011. Parallelamente stiamo realizzando i lavori di viabilità nella zona e costruiremo una sub-stazione da 115 mila n volt che permetterà di connettersi alla rete statale. Questo ci permetterà di liberare energia dalla Planta Termoeléctrica Josefa Camejo (ubicata anch'essa a Los Taques) per esportarla fino a Coro e in altri Stati del centro del Venezuela, come Yaracuy e Carabobo».

Il Parque Eólico de Paraguaná fa parte della Misión Energía lanciata nel novembre 2006, dal presidente del Venezuela Hugo Chávez, che definì il progetto «Rivoluzionario e fonte di energia pulita e rinnovabile». Ci sono voluti due anni per gli studi dei venti in varie zone dello Stato di Falcón e alla fine è stata scelta l'area di Amuay».

In un'intervista a Tierramerica L'ambientalista Joel Sangronis, un docente della Universidad nacional experimental Rafael María Baralt, spiega che il progetto «Beneficierà dei venti alisei, che nel Paraguaná soffiano in direzione nordest-sudest tra i 25 e i 30 chilometri all'ora. Ogni pala eolica potrà produrre ogni giorno la stessa energia di 3,5 tonnellate di carbone o di una de petrolio, ed evitare 4.000 chilogrammi di CO2 all'anno, 66 di biossido di zolfo e 10 di acido nitrico».

Il parco eolico dovrebbe consentire, rispetto ad una centrale termoelettrica della stessa potenza, di risparmiare 41 milioni di dollari all'anno di combustibile, senza contare il risparmio di acqua, che in Venezuela è ormai un'emergenza nazionale.

E' significativo e paradossale allo stesso tempo che il progetto sia realizzato dalla Nueva Pdvsa attraverso il Centro de Refinación Paraguaná (che utilizzerà l'energia eolica per far funzionare le sue raffinerie di petrolio), all'interno del Plan Siembra Petrolera, che prevede di produrre benefici per la collettività attraverso l'utilizzo delle risorse naturali, ma i governi locali puntano anche su un altro aspetto: «Al tempo stesso, la costruzione del primo parco eolico del Venezuela cerca di promuovere l'attività turistica nella regione, dopo nella sua area sui costruiranno il Museo del Viento, un belvedere in cima ad un aerogeneratore e un ristorante». Un altro sottoprogetto innescato dal parco eolico sarà quello di produzione su un'area di 200 ettari di aloe vera da utilizzare sia a livello artigianale che industriale.

 

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